STAZZEMA. Il 5 febbraio 2016, presso il Circolo ARCI di Sant’Anna, si è costituito il Comitato per la Democrazia Costituzionale di Lucca, che intende opporsi al tentativo in corso di stravolgere le istituzioni democratiche della nostra Repubblica, aderendo al Coordinamento nazionale presieduto da Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Massimo Villone e Alessandro Pace.

Hanno aderito al Comitato, oltre a singoli cittadini, un consistente numero di associazioni e forze politiche presenti ed operanti in vari campi, sui territori della Piana, della Versilia, Media Valle e Garfagnana.

Ad unire queste persone è la convinzione condivisa che la legge di revisione costituzionale, in via di approvazione, insieme alla nuova legge elettorale (Italicum), indebolirebbero e svilirebbero il ruolo del Parlamento a favore dell’Esecutivo, con un preoccupante accentramento dei poteri nella figura del capo del Governo.

Verrebbero così a cadere i principi della separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario) e della rappresentanza, attraverso i quali il popolo esercita la propria sovranità.

La Costituzione è garanzia e tutela dei diritti fondamentali della persona. Le modifiche alla Carta non possono essere fatte se non con un largo consenso, che l’attuale maggioranza parlamentare non ha, essendo il frutto di una legge elettorale dichiarata incostituzionale.

Per queste ragioni, il Comitato è fortemente determinato a sostenere il NO nel referendum oppositivo costituzionale e a opporsi all’entrata in vigore dell’Italicum, portando avanti una campagna di informazione che faccia chiarezza contrastando la confusione, alimentata ad arte, sulle reali conseguenze delle modifiche in corso.

In questo momento di grave criticità, il bisogno di capire e di pensare con la propria testa per essere determinanti nelle scelte che riguardano i diritti e la qualità della vita di tutti, porterà sicuramente a confermare i principi di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà e pluralismo su cui si fondano la nostra Costituzione e la Repubblica stessa e a rifiutare modifiche frettolose e incoerenti.

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