VIAREGGIO. Si terrà in tempi brevi a Firenze l’incontro tra i tecnici regionali e i rappresentanti dei balneari viareggini per trovare insieme le migliori soluzioni al problema delle concessioni demaniali che l’Europa vuol mettere all’asta. L’impegno è stato preso questa mattina a Viareggio dal presidente Enrico Rossi nel corso dell’incontro che ha avuto con i rappresentanti dei 125 stabilimenti balneari della città del Carnevale.

“Intendo fare di tutto – ha spiegato Rossi – per salvaguardare il tessuto sociale rappresentato dai bagni, evitando l’assalto delle multinazionali e gli intenti speculativi. A voi balneari offro la disponibilità a rivedere il regolamento regionale tenendo conto dei vostri suggerimenti e arrivare a un patto reciproco. Noi abbiamo predisposto questo ‘binario’ parallelo con cui cerchiamo di mettervi al riparo dal pericolo delle aste. Rifletteremo insieme su come considerare il valore rappresentato dall’avviamento delle attività balneari. Vi offriamo un accesso agevolato al credito, attraverso un bando per ottenere finanziamenti fino a 25mila euro restituibili in sette anni a tasso zero. Per chi invece volesse accedere a cifre maggiori dovrà ricorrere a Fidi Toscana”.

Rossi ha nuovamente precisato di non considerare un obbligo, né per le amministrazioni comunali, né per i titolari delle concessioni , la soluzione prospettata dalla Regione che permetterebbe rinnovi fino a venti anni a chi opererà investimenti consistenti negli stabilimenti. E sul punto ha incassato l’immediata adesione del sindaco Del Ghingaro, che ha sottolineato come il Comune di Viareggio nei giorni scorsi “ha adottato una delibera che di fatto allinea preventivamente il Comune al regolamento che la Regione sta approvando “. Decisione che il sindaco stamani ha completato con la proposta di “integrare il regolamento con una sottolineatura della valorizzazione dell’azienda promuovendo un marchio” identificativo ed identitario per le spiagge di Viareggio.

“Lotteremo contro l’Europa liberista che – ecco l’ironia finale di Rossi – ha fatto una legge all’insaputa dei parlamentari e dei Governi italiani, che dal 2006 si trascina con pericolose proroghe. Insomma la Regione è in prima fila sul treno del no alle aste e sta predisponendo un piccolo binario parallelo che potrebbe portare a risultati positivi”.

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ultimo aggiornamento: 21-02-2016


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