SERAVEZZA. Viva. Attrattiva. Genuina. Unica.
Ecco la città di Seravezza nella visione di Riccardo Tarabella. Il candidato sindaco ha anticipato alcuni spunti programmatici specifici per il capoluogo inaugurando questa sera la terza sede del Comitato Elettorale “Al Cuore della Versilia”. Queste le sue parole:
“Negli ultimi quindici anni Seravezza ha gettato solide fondamenta. Nei prossimi realizzerà il suo grande futuro. Lo farà puntando sulla bellezza del patrimonio paesaggistico e storico-monumentale, sul potere attrattivo dell’eredità michelangiolesca, sulla capacità di qualificarsi come destinazione culturale e turistica restando al tempo stesso luogo di vita quotidiana vera, pulsante, genuina.
Lavoreremo su molteplici fronti. Innanzitutto per un’integrazione sempre più profonda tra l’area medicea e il centro storico (conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico, rafforzamento e riordino degli elementi identitari della città, raggiungimento di un equilibrio tra le esigenze di tutela dell’esistente e le necessità della vita moderna), per il miglioramento del decoro complessivo (la via Marconi come porta d’ingresso alla città, le piazze come luoghi di incontro e di socializzazione, il cimitero e gli altri spazi di maggior frequentazione da parte dei residenti), per l’ulteriore qualificazione degli eventi (culturali, popolari, tradizionali), per un rapporto sempre più stretto con le associazioni.
Per favorire la frequentazione del centro creeremo un sistema di itinerari di visita complementari alle attrattive dell’area medicea, facendo conoscere le ricchezze d’arte sacra delle nostre chiese e i tesori dei nostri archivi storici, valorizzando Palazzo Rossetti come ulteriore polo d’arte, d’accoglienza e di rappresentanza. Inoltre, sosterremo con forza il ruolo preminente di Seravezza in ambito UNESCO per farne una tappa fondamentale del circuito delle Ville e dei Giardini medicei di Toscana.
Seravezza al cuore della Versilia: viva, attrattiva, genuina, unica. Una città a misura d’uomo piacevole da visitare quanto da vivere”.
