Canale Burlamacca, il “colore strano” è un falso allarme

VIAREGGIO. L’Arpat Toscana, Dipartimento di Lucca, Settore Versilia – Massaciuccoli, ha reso noti i risultati delle analisi di laboratorio sulle acque superficiali del Canale Burlamacca e dell’avamporto di Viareggio, effettuate successivamente alle segnalazioni sulla colorazione anomala delle stesse riscontrata in alcune giornate del mese di febbraio.

In particolare, i campionamenti furono eseguiti dal personale della Capitaneria di porto di Viareggio il 22 febbraio, lungo il Canale Burlamacca all’altezza del ponte girante.

I militari, in collaborazione con i tecnici di Arpat, avevano infatti deciso di effettuare mirati approfondimenti, con prelievi e sopralluoghi lungo i canali interni ed i depuratori di Viareggio e Massarosa, al fine di escludere eventuali fonti inquinanti.

Gli esami microscopici e le analisi chimico-fisiche di Arpat hanno confermato, per i parametri ricercati (tra gli altri PH, azoto nitrico, azoto ammoniacale, azoto nitroso e richiesta di ossigeno) valori nella norma, nonché l’assenza di tossicità e fioriture algali.

Pertanto, come inizialmente ipotizzato, il fenomeno è con tutta probabilità dipeso dalle intense precipitazioni atmosferiche che hanno interessato il bacino idrografico Versilia-Massaciuccoli nel mese di febbraio, con concomitanti mareggiate che hanno rallentato il normale deflusso delle acque verso il mare e, di conseguenza, il loro ricambio.

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