VIAREGGIO. “Le operazioni peritali ordinate dal Tar Toscana in Prefettura a Lucca – che, intendo precisare, sono a carico del ricorrente, salvo diversa valutazione del Tar in sede di decisione – sono terminate e, prima di ogni commento, intendo ringraziare il Vice-Prefetto Sabatina Antonelli e tutto lo staff che l’ha coadiuvata per la capacità, la professionalità e la pazienza dimostrata nello svolgere un compito non semplice”. Lo scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini.

Le 675 schede vidimate e non votate, relative alla sezione 2 e già oggetto di vana ricerca nel corso della prima seduta dell’11 febbraio, non sono state rinvenute nemmeno nella busta 3R indicata dal Tar a mezzo dell’ordinanza del 2 aprile scorso. Si tratta di un fatto grave e giuridicamente rilevante che, già in altre occasioni, ha determinato pronunce di annullamento del procedimento elettorale. A tal fine, insieme al mio difensore, l’abbocato Carlo Andrea Gemignani, che ringrazio ancora per l’enorme mole di lavoro svolta, valuteremo nei prossimi giorni gli atti processuali che riterremo necessari predisporre a tal fine, non solo dal punto di vista amministrativo. Ovviamente, la mancanza delle 675 schede, integra una questione pregiudiziale che il Tar Toscana valuterà al momento della decisione definitiva.

“Sono state altresì riconteggiate quattro sezioni – la 28, la 35, la 38 e la 51 – dove sono state riscontrate numerose difformità sia in termini di voti assegnati ai candidati ed alle liste che, in alcuni casi, dal punto di vista del numero delle schede rispetto ai votanti. Dal punto di vista del conteggio relativo ai voti raccolti dal sottoscritto e dal candidato Poletti vi sono circa 40 schede contestate e descritte agli atti che saranno, anch’esse, oggetto di valutazione da parte del Collegio giudicante ai fini dell’attribuzione definitiva dei voti. Fin qui le questioni giuridiche.

Foto: Giacomo Lucarini
Massimiliano Baldini

“Invece, sul piano ancor prima civico che politico, rimango sconcertato delle dichiarazioni del sindaco che dimostra, ancora una volta, di non cogliere – o di farvi finta per tutelare esclusivamente la sua posizione politica -il significato dell’azione di legalità che abbiamo intrapreso con questo ricorso, nell’interesse dell’intero corpo elettorale viareggino.

“Il sindaco Del Ghingaro – quel medesimo soggetto che prima scelse di non costituirsi nel processo ma che dopo l’ammissione del ricorso l’8 ottobre 2015, cambiando strategia, lo fece chiedendo ai giudici di non provvedere alla verifica dei voti, salvo poi vedersi respinto ed estromesso per tardività della costituzione ed irrilevanza delle proprie doglianze mosse – con ripetuti atteggiamenti dal sapore adolescenziale e dal contenuto vanamente agonistico e muscolare, intenderebbe liquidare la vicenda come semplice (ed infondata) rivendicazione di parte, confinandola nell’alveo di una sorta di voluto prolungamento della competizione elettorale dei candidati. A prescindere dal fatto che, anche sul piano numerico, le cose non stanno nei modi in cui lui racconta – per fare un solo esempio, basta sommare i voti di Forza Italia a quelli raccolti dal sottoscritto per rendersi conto che sono maggiori dei voti raccolti da Del Ghingaro al primo turno -, non si rende conto che, così facendo, finisce per contraddire e pregiudicare i diritti costituzionali al voto di quei cittadini che lui stesso rappresenta, delegittimandosi da solo.

“Viareggio è una città in dissesto che ha bisogno, in primo luogo di legalità. E la legalità si misura anche in termini di correttezza del processo elettorale al fine di garantire a chiunque (e non solo al sottoscritto), già a partire dalle elezioni che verranno, che le regole si rispettano.

“Giorgio Del Ghingaro, da Capannori, è venuto a Viareggio promettendo competenza per risanare il bilancio, sobrietà nell’esercizio del ruolo istituzionale e rispetto della legalità nella ricostruzione della nostra comunità e nel compimento delle buone pratiche.

“Fino ad oggi, ho visto il bilancio del Carnevale perdere quasi 600mila euro di incassi, record negativo di sempre. Ho visto assessori che prendono a spintoni i propri consiglieri in Comune, ho visto compiere omicidi in Passeggiata alle cinque del pomeriggio ed ho visto pensare più a realizzare un forno crematorio a Torre del Lago e ad eliminare il vincolo cimiteriale al Marco Polo piuttosto che a salvaguardare il Centro Congressi e le sue professionalità.
Sono in molti, sia viareggini che torrelaghesi, a non credergli più”.

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