VIAREGGIO. L’Assemblea degli iscritti al Pd ha dato mandato al suo gruppo consiliare di chiedere urgentemente un incontro al sindaco Giorgio Del Ghingaro per presentargli “le proposte e serie riserve del Pd” rispetto alle idee di riorganizzazione delle partecipate, “avanzate in tutta fretta nelle ultime ore dopo la forte sollecitazione del curatore fallimentare, allarmato dal fatto che da settembre a ora non era stato ancora prodotto nessun atto di riattribuzione dei servizi della Viareggio Patrimonio”: è quanto si legge in una nota del Pd stesso.

“Noi siamo favorevoli a rivedere e ristrutturare tutte le partecipazioni del Comune e la organizzazione dei servizi: è però necessario che i provvedimenti siano accuratamente motivati dal punto di vista delle compatibilità economiche e finanziarie e della legittimità, perché non vorremmo che tra pochi anni anche Asp e Mo.Ver. facessero la fine della Viareggio Patrimonio.

“Trasferire il servizio tributi ad Asp, senza avere analizzato le ragioni per le quali la Patrimonio non è riuscita a riscuotere i tributi e quindi come debba essere diversamente organizzato il servizio, significa rischiare di ripetere l’attuale disastro. Inoltre l’assenza di un piano industriale significa gettare alla cieca su Asp, che ha problemi di equilibrio finanziario, un ulteriore pesante aggravio di costi che ne mette a rischio la stabilità e con essa i servizi fondamentali che eroga. Trasferire a Mo.Ver., senza gara pubblica, il servizio illuminazione significa, secondo i Revisori dei Conti, che infatti hanno dato parere contrario, provocare uno sbilancio di circa mezzo milione di euro all’anno anche in quella partecipata.

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“Accorpare la Fondazione Carnevale alla Fondazione Pucciniano è sbagliato, perché sono due enti che hanno missioni diverse, si rivolgono a pubblici diversi, a sponsor e finanziatori diversi, a ‘mercati’ diversi, e sono entrambi in serie difficoltà economiche. Unire due debolezze potrebbe portare al tracollo. E’ importante fare, ma è essenziale fare bene e non improvvisare. Queste delibere sono molto lacunose sia dal punto di vista amministrativo che dal punto di vista economico e finanziario, come lo erano quelle relative al Principino. Quando sollevammo motivate perplessità sui bandi di gara per l’assegnazione del Principino, l’Amministrazione Comunale ci rispose che eravamo contro il salvataggio dei dipendenti. Ora si vedono i risultati di quelle scelte affrettate e sbagliate: i dipendenti continuano a essere disoccupati, le gare sono andate deserte e il Principino rimarrà chiuso anche per la stagione estiva.

“Questa volta il sindaco ci ascolti. Proponiamo di aprire una seria a approfondita discussione con la città e con gli organismi istituzionali, per approfondire, integrare ed eventualmente modificare i contenuti delle delibere. Nel frattempo, attraverso una specifica delibera di indirizzo, si prendano precisi impegni, con date e scadenze, per chiedere al Tribunale la proroga dell’esercizio provvisorio.

“Se si seguirà questo percorso noi metteremo a disposizione tutte le nostre capacità e competenze, e daremo la nostra collaborazione fattiva all’amministrazione per la soluzione dei problemi che riguardano l’efficienza e la qualità dei servizi e la salvaguardia delle professionalità e dei posti di lavoro. In caso contrario saremo costretti, nostro malgrado, a mettere in atto tutto ciò che riterremo opportuno per impedire scelte che, come ci sono state presentate, riteniamo non utili se non dannose”.

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ultimo aggiornamento: 18-03-2016


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