VIAREGGIO. Sfalcio periodico dei terreni incolti, manutenzione dei fossi e dei canali di scolo, taglio delle alberature pericolose per la circolazione stradale: questo quanto previsto nell’ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, che fa seguito al nuovo Regolamento sul decoro urbano recentemente approvato.

Un atto che ha come obiettivo “il decoro e la bellezza della città ma anche quello, non secondario, della sicurezza dei cittadini sia dal punto di vista della circolazione stradale che da quello idraulico e sanitario: i terreni incolti forniscono infatti un ottimo habitat per topi, ratti, serpenti, insetti ed altri animali che possono essere oltre che un fastidio, veicolo di malattie. Non solo, canneti e alberature quando invadono la sede stradale possono costituire un intralcio, anche solo visivo, per le auto, mentre l’erba alta o la cattiva manutenzione dei fossi e dei canali portano, in caso di piogge, ad allagamenti diffusi”.

Inconvenienti che l’ordinanza vuole prevenire, “con un elenco preciso e dettagliato dei comportamenti che da oggi, i proprietari ma anche affittuari o chi in genere ha l’uso di un terreno, dovrà adottare”.

Nel dettaglio, si legge nell’ordinanza, «è fatto obbligo ai proprietari di terreni a qualsiasi uso destinati ed a coloro che per patto contrattuale siano conduttori o fruitori degli stessi, di procedere due volte nel corso dell’anno, nei mesi di giugno e ottobre, agli interventi di manutenzione di seguito elencati:
– taglio dell’erba e rimozione dello sfalcio nonché dei rifiuti, nelle aree private;
– regolazione delle siepi, taglio di rami delle alberature e piante e rimozione dello sfalcio nonché dei rifiuti, nelle aree private;
– escavazione, profilatura, ricavatura, ridimensionamento, spurgo e pulizia dei fossi interpoderali e dei canali di scolo delle acque meteoriche anche superficiali, così da favorire il regolare deflusso delle acque stesse e la loro immissione nei fossi e/o scarichi principali».

Foto Vt
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Non potrà inoltre essere lasciato in deposito sui terreni «materiale di qualsiasi natura, tale da offrire rifugio ad animali che siano potenziali veicoli di malattie o comunque di inconvenienti igienico-sanitari» e si dovrà provvedere a tenere il tutto sgombro «da sterpaglie, cespugli, rovi, ramaglie, erbe, da immondizie e da rifiuti in genere, mantenendo le aree di loro proprietà pulite ed in perfetto ordine attraverso tagli periodici della vegetazione al fine di evitare oltre agli inconvenienti sopra segnalati anche il possibile rischio di propagazione di incendi».

Un occhio di riguardo poi per la sicurezza idraulica con la pulizia dei fossi e dei canali di scolo:
«i proprietari di canali, rii, fossi di scolo e corsi d’acqua in genere (anche a delimitazione dei confini di proprietà), dovranno eseguire i lavori di taglio di erba e pulizia delle scarpate e cigli, profilatura, ricavatura, spurgo e pulizia degli stessi; (…) eseguire i lavoro di taglio di erba e pulizia delle scarpate e cigli, profilatura, spurgo e pulizia dei fossetti di scolo; (…) provvedere ad effettuare la pulizia delle tubazioni e dei pozzetti dei passi carrabili e dei ponticelli, provvedendo anche al loro adeguamento qualora non consentano il continuo e regolare deflusso delle acque».

Il materiale proveniente dallo sfalcio delle erbe o dalla pulitura delle fosse in genere dovrà essere rimosso contestualmente alla realizzazione dei lavori e smaltito nelle forme previste dalle vigenti normative in materia

Nel caso in cui i lavori dovessero in qualche modo invadere la sede stradale, l’intervento dovrà essere concordato con la Polizia municipale per non intralciare la circolazione stradale.

«Con questa ordinanza diamo una risposta alle moltissime segnalazioni di cittadini che lamentano inconvenienti igienico-sanitari dovuti alla presenza di terreni ed aree libere incolte e per i quali i proprietari tralasciano qualsiasi intervento di manutenzione» spiega il sindaco Del Ghingaro.

«L’obiettivo è uno solo: la bellezza della città – continua il primo cittadino -. Ma per raggiungerlo dobbiamo lavorare insieme, cittadini e Amministrazione. Se tutti impariamo a fare ognuno la nostra parte, in breve Viareggio potrà tornare al suo splendore naturale.

Non servono gesti eclatanti: bastano piccole attenzioni quotidiane. Dalla cartaccia non gettata per terra, alla cicca di sigaretta non spenta in una fontana. A voler bene alla nostra città si deve imparare, perché per troppo tempo è stata trascurata».

Alta anche l’attenzione al verde pubblico: molte strade, piazze e aiuole sono già state sistemate e verranno periodicamente sfalciate secondo un preciso cronoprogramma.

«L’Amministrazione è intervenuta radicalmente sul verde cittadino – specifica il sindaco Del Ghingaro – : un calendario serrato che in poco più di 30 giorni ha visto al lavoro gli operai del Comune in tutte la maggiori piazze cittadine. Da via San Francesco a piazza D’Azeglio per finire sui viali a mare dal molo al Principe di Piemonte, compresa piazza Mazzini, sono stati ridotti siepi e cespugli: un intervento atteso da 12 anni. 12 anni durante i quali il verde è cresciuto senza controllo, ha invaso le aiuole, ha spaccato le mattonelle e i rivestimenti».

«E poi l’erba: sono stati effettuati sfalci da via Ponchielli, a largo Risorgimento, da piazza Dante, a piazza Santa Caterina, passando per piazza Piave e piazza D’Azeglio. E verranno ripetuti ciclicamente durante tutta la stagione estiva.

Senza contare gli interventi nei giardini delle scuole, nei parchi, tre nel solo Campo d’Aviazione, e lungo le strade dove era impedita la visibilità».

«Le belle giornate sottolineano, mano a mano che la primavera avanza, quante potenzialità abbiamo di fronte – conclude il sindaco -. Adesso è il momento: Viareggio ce la farà».

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