VIAREGGIO. «L’amministrazione è fermamente contraria al progetto di un centro di smistamento profughi sul territorio del Comune di Viareggio»: così il sindaco Giorgio Del Ghingaro interviene riguardo l’eventualità prospettata dal prefetto Giovanna Caglisotro.

«Non è un segreto che sulla necessità dell’accoglienza – aggiunge il primo cittadino – io abbia sempre avuto uno spirito più che collaborativo: la mia storia personale e il mio impegno politico sono sempre andati in questa direzione».

«Adesso però Viareggio non è nelle condizioni sociali di accettare un simile progetto: la città ha problemi complessi dai quali un sindaco, nel valutare l’accoglienza, non può prescindere. Stiamo affrontando una crisi senza precedenti e uno dei dissesti più gravi d’Italia – continua il sindaco -: decisioni di questo tipo non possono essere basate esclusivamente su un criterio numerico. Vanno presi in considerazione l’ampiezza del territorio, la concentrazione insediativa, le condizioni economiche e quelle sociali».

«Capiamo perfettamente le necessità del prefetto Cagliostro – aggiunge – e per questo, nonostante le difficoltà oggettive, siamo sempre stati aperti alla massima integrazione».

«In questi mesi sono arrivati a Viareggio 68 migranti, 49 dei quali in regime di accoglienza straordinaria. Nazionalità diverse, con diverse problematiche, tutti accolti e sistemati sul territorio. Per loro abbiamo, giustamente, messo in campo progetti di inserimento sociale, con la possibilità di essere impiegati, ovviamente a titolo volontario, per la pulizia delle pinete e del verde in generale».

Nel dettaglio: 6 richiedenti asilo sono arrivati il 16 maggio scorso, altri 8 il 25 settembre. Il 6 ottobre abbiamo accolto una famiglia, composta da padre, madre e due bambini molto piccoli, collocati dalle suore Mantellate. 5 il 23 novembre e al 15 dicembre risale l’arrivo dei 17 pakistani. Gli ultimi nove li abbiamo accolti il 27 gennaio scorso. A tutti questi vanno aggiunti i 19 che rientrano nel progetto Spraar, e che sono gestiti da Arci.

«Numeri importanti, perché Viareggio non si nasconde certo dietro proclami da campagna elettorale: è consapevole di un problema e, come secondo comune della Provincia, ha fatto e sta facendo la sua parte».

«Uno spirito di collaborazione – commenta ancora il sindaco – che non abbiamo però riscontrato da parte di altri Comuni della Provincia, alcuni dei quali non hanno accolto nessun richiedente asilo. Una disparità di trattamento che sinceramente ci stupisce».

«Ad oggi, quella del prefetto ci pare una presa di posizione fuori dai criteri di collaborazione fin qui avuti: ci opporremo fermamente al progetto. Viareggio – conclude il sindaco Del Ghingaro – non può e non deve accettare imposizioni o soluzioni non concordate con il territorio».

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ultimo aggiornamento: 31-03-2016


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