STAZZEMA. Si svolgerà domenica 10 aprile 2016 alle ore 10,30 presso il Palazzo della Cultura in Cardoso la manifestazione “Libia: Missione impossibile?” in cui si discuterà della delicata situazione della Libia a due passi dall’Italia dove è in corso una drammatica guerra tra diverse fazioni e l’IS, l’autoproclamato Stato Islamico che sembra essere oggi dietro tutti gli attacchi che si stanno svolgendo in Europa.

Se ne parlerà con Francesca Mannocchi, vincitrice lo scorso anno del Premio per il Giornalismo di inchiesta Franco Giustolisi – Sant’Anna di Stazzema con il suo reportage “Libia, missione impossibile” che sarà proiettato e che dà anche il titolo con un punto interrogativo in più alla manifestazione. Francesca Mannocchi, già collaboratrice de La 7 e oggi free lance con numerosi reportage per Presa Diretta su Rai Tre, è reduce da un viaggio in Libia dove ha potuto documentare la situazione attuale e dalla Siria dove si è occupata dell’attivazione di un corridoio umanitario per alcuni profughi verso l’Italia.

Sarà presente anche il fotografo di guerra Alessio Romerzi che porterà alcuni dei suoi scatti più significativi che saranno proiettati. Ha confermato la propria presenza anche Gino Pollicardo, il tecnico della Benatti Group di Monterosso in Provincia della Spezia che per otto mesi è stato sequestrato da uno dei soggetti in guerra in Libia e liberato ad inizio di marzo con un collega. La sua sarà una testimonianza preziosa per capire la reale situazione della Libia dalla parte di chi era in Libia per lavorare.

“Abbiamo una guerra che si svolge a pochi passi dalla nostra Europa”, commentano il Sindaco Maurizio Verona e l’assessore alla Cultura Serena Vincenti, “e se ne parla troppo poco. Lo scorso anno premiammo il reportage di Francesca Mannocchi “Libia Missione impossibile” da cui abbiamo preso spunto per questa discussione e che resta molto attuale e siamo felici di ospitare una giornalista che lavora sul campo e si occupa prima di tutto delle persone che sono vittime di quelle guerre, denunciando gli affari che stanno dietro alle guerre.

Ospitiamo anche Alessio Romerzi che con la sua macchinetta fotografica ha testimoniato il dramma della guerra e ci darà una panoramica sulla situazione reale di quel paese. Ci sarà anche Gino Pollicardo il tecnico della Benatti Group rapito da un gruppo in guerra in Libia e ostaggio per otto mesi prima di essere rilasciato ad inizio di marzo. Crediamo di poter in questo modo dare un piccolo contributo alla discussione: il Parco Nazionale della pace deve fare memoria, ma anche soprattutto occuparsi del presente perché si possa costruire un futuro di pace”.

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