“Per la cronaca è stata depositata da poco in Commissione Affari Costituzionali a prima firma del senatore PD Andrea Marcucci ( lo stesso che verrà ospitato venerdì 29 c/o la sede della “Lista civica,con il permesso del PD, Riccardo Tarabella x Seravezza” ) il disegno di legge n° 2307.”

Il comunicato arriva dal M5S Seravezza.

“Cosa prevede questa nuova legge porcata?

Ricordate i 2 euro delle primarie del PD, quelli che ogni votante pagava di tasca sua per partecipare alle votazioni? Bene.
Adesso vogliono far pagare le primarie del partito di Renzi -e non solo- a tutti i cittadini al costo di 15 MILIONI DI EURO L’ANNO.

Ecco l’ennesimo, mascherato, finanziamento pubblico ai partiti.
Funziona così.
Un “qualunque” partito (immaginate quale…) potrà recarsi all’ufficio elettorale competente e chiedere di poter fare le primarie per eleggere il suo leader. Modalità e aventi diritto al voto li deciderà il partito, a quel punto, i comuni in cui si terranno le elezioni dovranno farsi carico di trovare data e luoghi per far votare gli elettori di quel partito.

Cosa è cambiato dai tempi dei 2 euro ai gazebi?
Semplice: l’emorragia di iscritti dai partiti è inarrestabile, non passa giorno in cui un politico non venga indagato o arrestato per aver rubato.

La disaffezione è ai massimi livelli, e dopo averci venduto per vera l’abolizione del finanziamento pubblico (falso: i rimborsi elettorali sopravvivono fino al 2017, e a questo si aggiunge la truffa del 2×1000), i partiti sono alla canna del gas.

Tutto questo mentre il Movimento 5 Stelle fa votare in rete i suoi 150.000 iscritti (a spese nostre e di chi ci vuole sostenere, senza alcun esborso di soldi pubblici), rifiuta il 2×1000 ai partiti e 42 milioni di euro di rimborsi elettorali.

Il nuovo giocattolo della banda Renzi ci costerà 15 milioni di euro l’anno. Pensate: 15 milioni è praticamente quanto il Movimento 5 Stelle ha restituito ai cittadini fino ad oggi, fra stipendi dimezzati, diaria e rimborsi non spesi.

Ecco: noi restituiamo ai cittadini 15 milioni e i partiti se li intascano.
Pensateci, quando vi ritroverete da soli in quella cabina elettorale con la matita in mano.”

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