“Il gesto è stato sbagliato. Su questo non c’è alcun dubbio”.
Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta, parte da qui, per rilanciare però l’altro lato di un tema sul caso che in questi giorni ha fatto discutere Viareggio.
“La vicenda dell’uomo delle bolle, merita una riflessione che riguarda un fenomeno
molto serio che è quello dell’abusivismo di fronte alle vetrine. I commercianti devono subire anche la concorrenza di chi propone merce contraffatta o propone spettacoli senza pagare un euro di suolo pubblico e tasse così come fanno le imprese serie e regolari. Non trovo che sia giusto. Capisco perfettamente l’esasperazione di quei commercianti condannando ogni tipo di gesto denigratorio, minaccia ed offesa nei loro confronti. Mi sorprende che nessuno abbia sollevato questo problema o non abbia avuto il coraggio farlo”.
“Il contrasto all’illegalità è uno dei punti del mandato dell’amministrazione comunale di Pietrasanta che lo scorsa estate ha sequestrato 150mila euro di merce contraffatta. Un record. Il commerciante ha sbagliato e su questo nessuno ha dubbi. Io però mi schiero dalla loro parte, dalla parte di quelle imprese che si vedono sfilare ogni giorno davanti alle vetrine ambulanti ed artisti di strada irregolari che altro non fanno che danneggiare le imprese serie e gli artisti di strada seri che invece le tasse le pagano. Chi fa impresa ha diritto di essere tutelato e questo oggi non lo stiamo facendo. Sono contrario al perbenismo. Le leggi vanno rispettate, non solo da parte dei cittadini conosciuti e ben individuabili, ma anche da coloro che decidono di venire in Italia a lavorare.
“Quell’impresa, così come le imprese che rispettano le regole, pagano le tasse, stipendi, contributi e suolo pubblico. L’uomo delle bolle, così come tutti gli altri artisti di strada ed ambulanti per vendere e proporre spettacoli devono rispettare regolamenti e regole. In questo paese chi rispetta le regole è penalizzato. Chi paga le tasse è penalizzato. Non dovrebbe funzionare così. Invito tutti a riflettere”.
