“Le ultime esternazioni mosse da Giorgio Del Ghingaro nei confronti delle opposizioni – saremmo ‘codardi’ perché, di fronte al parere negativo e tombale dei Revisori dei Conti, ci siamo guardati bene dal prendere parte alla votazione dei bilanci confezionati dalla sua giunta – sono sinceramente lontane da quella sobrietà che, venendo da Capannori a Viareggio, ci aveva detto di portare per ricostruire la nostra disastrata comunità”. Lo scrive Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini.
“Anzi, a dire la verità ed al contrario, leggendo il post gagliardo sul suo profilo con tanto di foto, mi ha fatto sorridere perché me lo sono immaginato, più che nelle vesti di un sindaco di un Comune in dissesto, nei panni di Brancaleone alle Crociate alle prese con Aquilante ed il nero periglio.
“Purtroppo, Del Ghingaro non è Vittorio Gassman né Viareggio è una pellicola cinematografica e quindi non c’è proprio niente da ridere come, ormai, sanno bene i viareggini ed i torrelaghesi che toccano con mano – dalla piscina al Principino – tutti i giorni l’impreparazione amministrativa, oltre che la presunzione, di questo gruppo di governanti venuti da fuori.
“Del resto, sempre quanto a sobrietà (per usare un eufemismo), non sono poi passati troppi giorni da quando l’assessore alla mobilità da Fiesole prese a spintoni il consigliere Pasquinucci davanti la sala del consiglio.
“Per quanto ci riguarda, anche di fronte a questi atteggiamenti poco istituzionali, non arretriamo di un centimetro nel portare avanti le nostre convinzioni e le nostre idee, consapevoli della fondatezza delle nostre ragioni. Il tempo è galantuomo, sarà la la Corte dei Conti, in merito alle delibere di bilancio approvate da parte della sua maggioranza, a dire se ha ragione Del Ghingaro o se hanno ragione i Revisori dei Conti.
“Certamente, come è risaputo anche in considerazione delle ben note vicende relative all’impugnativa delle elezioni avanti il Tar Toscana, quando si parla di diritti intendiamo dire la nostra e non ci facciamo certo intimidire dagli attacchi verbali di questo o di quello”.
