Calo del desiderio maschile: Che sconforto! Sembra una piccola epidemia, dalle innumerevoli vittime, del mondo maschile. Parliamo del calo desiderio maschile, scientificamente detto Calo della Libido, un problema purtroppo sempre più frequente sotto e sopra le lenzuola.

Una recente indagine elaborata dall’Istituto di sessuologia clinica della Capitale, ha svelato come il Calo del desiderio sessuale degli uomini sia triplicato negli ultimi dieci anni. Dai dati emerge un incredibile 40% delle coppie consolidate non farebbero, o quasi, più l’amore. E non parliamo di vecchietti con il bastoncino ma di calo del desiderio maschile in soggetti 40enni!

A sentire questa, probabilmente, le nostre nonne si farebbero una sonora e incredula risata: alla faccia del maschio latino!

Il maschietto che soffre di calo della libido, appare “asessuato”; si comporta come se non percepisse gli stimoli eccitatori e tende ad evitare le occasione per poter vivere momenti d’intimità e esperienze sessuali. In alcuni casi può anche continuare ad avere una valida erezione ed un’adeguata risposta orgasmica; tutte le fasi però finiscono per essere eseguite in modo meccanico, senza grandi coinvolgimenti ed emozioni.

Il Calo del desiderio maschile: le cause.

Quando un uomo perde la voglia di fare sesso o di eccitarsi con la compagna le cause possono essere numerose e molto diverse tra loro: spesso hanno origine da fattori fisici o patologici, ma anche da problematiche psicologiche e sociali:

Calo della libido a causa dello stress e mancanza di autostima.

Sono tra le cause più frequenti del calo del desiderio maschile: il super-lavoro, gli assillanti impegni quotidiani, i problemi economici, i litigi, non favoriscono la sessualità. In particolare, secondo gli esperti se la carriera del maschio è in difficoltà, si abbassa il livello di autostima, e crolla la tensione sessuale. Dello stile: avevan ragione i nostri nonni quando dicevan che “il sesso non vuol pensieri…”.

Ansie da prestazione.

Sono assai frequenti e possono essere conseguenza di un problema di eiaculazione precoce, come semplicemente alla qualità della prestazione in sé che il maschietto non valuta adeguata (maledetta pornografia!), oppure alla dimensione del membro, percepita come insufficiente. In parecchi casi è la pressione stessa delle donne riguardo la richiesta dell’atto sessuale, a provocare questo meccanismo di ansia e calo di libido.  Belle signore, evitate di mettere il vostro maschietto sotto pressione: lui non deve fare l’amore con voi per forza, ma dev’essere stimolato dalla vostra sensualità a conquistarvi sopra e sotto le lenzuola.  Insomma, care femminucce non metteteci troppo nell’magolo!
Un tipo particolare di ansia da prestazione è quella dovuta all’infertilità e ai trattamenti conseguenti. In queste situazioni l’atto sessuale può venir percepito non più come un piacevole gioco ma come un atto obbligato (e programmato!) e “dimostrativo”.

Disfunzioni erettili (Impotenza).

Indotte da varie problematiche di carattere medico, sono, direi anche intuitivamente, tra le più importanti cause che determinano un calo del desiderio maschile. Del tipo:  “…so che potrò far cilecca e pertanto fuggo, più o meno inconsciamente, dalle occasioni…”
Tra le numerose MALATTIE che possono provocare un calo del desiderio vi sono innanzitutto le alterazioni ORMONALI.  Qui entra in gioco il testosterone, l’ormone maschile per eccellenza, potente stimolatore del desiderio sessuale nell’uomo (ma anche nella donna). Una diminuzione dei livelli di testosterone può essere responsabile di un calo di desiderio sessuale. Questa diminuzione può avere cause diverse. Un difetto genetico della sua produzione può essere responsabile di una alterazione dello sviluppo puberale e con questo del desiderio sessuale. Anche difetti congeniti dello sviluppo testicolare possono avere lo stesso effetto. Anche i trattamenti farmacologici o radioterapici per il cancro possono essere responsabili di danni alla funzione dei testicoli che può causare una diminuzione del desiderio sessuale. Un altro importante ormone il cui aumento può essere responsabile di un calo di desiderio sessuale è la PROLATTINA (il cosiddetto ormone dello stress).
Anche ALTRE MALATTIE possono influenzare negativamente la sessualità: LA DEPRESSIONE, le malattie CARDIOVASCOLARI, il DIABETE, l’ALCOLISMO o i disturbi della TIROIDE. E, più in genere, ovviamente, tutte quelle malattie che vanno a danneggiare il benessere dell’intero organismo quali TUMORI o AIDS
Ci sono, poi, alcuni tipi di FARMACI che proprio “bene non fanno” alla nostra libido: antidepressivi, tranquillanti, medicinali per l’ipertensione (soprattutto i beta-bloccanti), farmaci ormonali ma anche sostanze stupefacenti come eroina, cocaina e marijuana.
Rimedi possibili? Tanti ed efficaci. Basta avere il coraggio e l’onestà di affrontare il problema. Per il bene proprio e della coppia. Ma di questo parleremo nella prossima puntata.

 

 

L’AFORISMA (appassionante e terribilmente vero…) DEL GIORNO:    “…Il giorno in cui voi non brucerete più d’amore, molti altri moriranno di freddo”.      (François Mauriac,  1885 –  1970, scrittore e giornalista francese, premio Nobel per la letteratura nel 1952).

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