Ha un volto e un nome la persona che il 6 aprile scorso, tanica alla mano, si introdusse nell’atrio comunale cospargendo il pavimento di liquido infiammabile: si tratta di un ragazzo di 21 anni, viareggino residente a Torre del Lago.

Ad identificare il giovane è stata la polizia municipale di Viareggio: le indagini partite la sera stessa del fatto, hanno portato senza ombra di dubbio al 21enne, immortalato in un filmato ripreso da alcune telecamere di sicurezza di un distributore poco lontano dal comune. Immagini che lo mostrano con il casco in testa, vicino al suo scooter, intento a riempire una tanica di benzina.

Risalire al proprietario del ciclomotore per la polizia municipale è stato un gioco da ragazzi: riscontri incrociati, fra i quali anche alcuni testimoni che videro il 21enne aggirarsi nell’atrio del palazzo comunale, hanno poi portato all’identificazione.

“L’operazione del 6 aprile scorso altro non era che l’esecuzione di un sequestro penale su richiesta della procura – spiega l’assessore alla Libertà urbana Maurizio Manzo -. Credo sia giusto precisare che il giovane non fa parte della famiglia che stava manifestando all’interno del Municipio”.

Una vicenda che affonda le sue radici indietro di 16 anni, quando la famiglia sgomberata dall’alloggio in via Allende, prese possesso dell’appartamento Erp letteralmente sfondando una porta. Da allora si erano susseguiti vari provvedimenti, accertamenti, ordinanze di sgombero, comunicazioni di notizie di reato, ma nessuno era mai stato portato a compimento.

“Il ragazzo in questione si trova in guai seri – aggiunge ancora l’assessore -. Il suo gesto poteva portare a conseguenze molto gravi, di fatto ha messo in pericolo le persone che in quel momento occupavano l’atrio, bambini compresi. Non so se avesse chiaro cosa stava per fare, di certo ci saranno per lui conseguenze molto pesanti”.

Il giovane infatti è stato denunciato all’autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di “Resistenza a Pubblico Ufficiale”, “minacce”, “danneggiamento”, “procurato allarme” e “getto pericoloso di cose”.

“Ci tengo a ringraziare gli uomini e le donne della Municipale, oltre ovviamente al loro comandante Vasco Comaschi, perché hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Nonostante siano impegnati su più fronti sono riusciti a portare a termine un’indagine di polizia giudiziaria tutt’altro che semplice. Bravi – conclude Manzo – e avanti così”.

(Visitato 853 volte, 1 visite oggi)

Su Italia 7 lo spot su Lido di Camaiore

Tavecchio “premia” gli studenti del liceo sportivo