“Se qualcuno pensava che boicottando il convegno sull’inquinamento del bacino del Torrente Baccatoio, tenutosi sabato 7 maggio al Chiostro di Sant’Agostino di Pietrasanta, l’evento si sarebbe trasformato in un fallimento ha sbagliato le sue previsioni”. Lo scrivono in una nota Enrica Focacci, segretaria del circolo pietrasantino di Rifondazione Comunista, e il segretario versiliese Jan Vecoli.

“Difficile riuscire a credere che le motivazioni addotte dai ricercatori, dell’Università di Pisa e di Bologna, di dover rinunciare a partecipare perché l’incontro aveva assunto i toni dello scontro politico siano attribuibili a responsabilità dei comitati ambientalisti, ed è allora lecito domandarsi quali altre pressioni politiche siano state esercitare per far fallire il convegno.

“Se un fallimento vi è stato è quello dell’assenza di tutte le istituzioni, che erano state invitate ufficialmente dai comitati, sottolineata dall’indignazione generale della stracolma Sala dell’Annunziata.

“La situazione sullo stato dell’ambiente e della salute pubblica, illustrata comunque da alcuni tecnici presenti in sala, ha evidenziato che le problematiche riguardanti l’inquinamento vanno ben al di la del problema tallio e che non si limitano all’asse del Torrente Baccatoio. Dai dati che emergono, dalle relazione dei ricercatori universitari, oltre che l’acqua dell’acquedotto inquinata da tallio anche i suoli ad uso agricolo e le colture che su essi si producono risultano inquinati.

“Ci domandiamo indignati come sia possibile che ad oltre un anno dall’emergenza sanitaria interessante Valdicastello e il bacino del Torrente Baccatoio i cittadini non vengano adeguatamente informati sui rischi sanitari che quotidianamente corrono.

“Sconcertanti i dati illustrati sulla mortalità, che pongono il comune di Pietrasanta al primo posto in Toscana per il decennio 1989 – 2000, per i successivi anni non è dato sapere così in dettaglio, ma comunque rimane il primato di mortalità per l’ASL n° 12 della Versilia. Cosa si aspetta a redarre uno studio epidemiologico di dettaglio su i centri abitati di Pietrasanta e di tutta la Versilia? E’ diritto dei cittadini poter capire perché sono condannati a morire in percentuale più alta che in tutta la regione e non dimentichiamoci che oltre al problema tallio il nostro territorio subisce ancora le conseguenze dell’inceneritore di Falascaia.

“In tutto questo spicca la vergognosa latitanza politica del Comune di Pietrasanta e della Regione Toscana”.

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ultimo aggiornamento: 10-05-2016


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