“Non credo che sia possibile mettere in discussione una amministrazione ed il suo Sindaco dopo neanche due anni di mandato”, commenta il Segretario versiliese del Pd della Versilia dopo recenti polemiche.

“Maurizio Verona e l’amministrazione di Stazzema hanno vinto le elezioni con un ampio consenso ed hanno avviato un percorso amministrativo con una squadra rinnovata che ha già dimostrato di fare bene e attuare il programma con cui si è presentato agli elettori.

Invece, in questi giorni assistiamo ad attacchi su più settori, cave, scuola, ambiente, che sono ricchi di risentimento e poveri di contenuti, volti esclusivamente ad indebolire un’azione amministrativa e la figura del primo cittadino che è invece una risorsa per il PD della Versilia, in relazione a quanto e ha fatto in questi due anni di mandato e che aveva già dimostrato negli anni scorsi nella veste di Presidente dell’Unione dei Comuni della Versilia.

Per Maurizio Verona parlano i fatti e la sua storia di amministratore: infatti, in poco tempo è riuscito a unire il territorio della Versilia, favorendo un dialogo amministrativo tra i comuni Versiliesi all’interno dell’Unione dei comuni ed avviando anche in Versilia l’esperienza delle funzioni associate tra enti per ottimizzare i servizi e raggiungere economie di scala che hanno fatto dell’Unione dei Comuni della Versilia un esempio e modello Regionale, con una capacità straordinaria di intercettare milioni di euro di finanziamenti Europei per la difesa del suolo”.

“Maurizio Verona è sindaco da due anni”, continua il segretario versiliese Giuseppe Dati, “ma ha una esperienza politica – amministrativa che gli consente di poter governare bene Stazzema e cogliere gli obiettivi programmatici che si era posto la sua coalizione: a lui è stata riconosciuta autorevolezza nel nostro partito quando fu scelto come candidato unico capace di rappresentare tutta la Versilia in Regione, e la confermiamo oggi nel ruolo di Sindaco del Comune più piccolo e al tempo stesso più complicato da amministrare per la morfologia territoriale”.

“Il Pd di Stazzema ribadisce il pieno sostegno all’azione di Maurizio Verona e giudichiamo sciocchi e pretestuosi anche questi tentativi di tirare in ballo il segretario del PD stazzemese e capogruppo della lista Impegno per Stazzema 2019”, commenta Massimiliano Bazzichi, “respingo al mittente le illazioni e le false cospirazioni: personalmente sono alla prima esperienza amministrativa e devo sempre maturare quella esperienza che Verona può trasmettere a tutto il gruppo.

In questi mesi oltre ad amministrare e ricercare risorse extratributarie, ha svolto per tutti noi anche un ruolo anche di guida, e come gruppo abbiamo potuto apprezzare le capacità di rapporti politico – istituzionali che ha saputo instaurare a tutti i livelli. In questi mesi l’Amministrazione Verona ha ottenuto risultati concreti, intercettando risorse nuove che stanno già dando i primi effetti con l’apertura in questi giorni di cantieri aperti, che a partire dai prossimi mesi andranno a superare problematiche che si trascinavano da anni”.

“Uno dei settori per i quali Verona è stato fortemente attaccato”, continua Bazzichi, “è quello delle cave che riteniamo invece sia stato gestito con un equilibrio tra economia ed ambiente, difendendo la nostra tradizione di comune estrattivo e allo stesso tempo difendendo il presidio in montagna fortemente messo alla prova in questi anni di crisi economica. Lo ha fatto in linea con il PD che in più occasioni, anche attraverso il segretario Regionale Dario Parrini, ha preso posizioni sul piano paesaggistico e attraverso gli esponenti che rappresentano questo territorio in Regione. Nel Consiglio Comunale congiunto dei Comuni del Parco che si è svolto a Cardoso fu riconosciuto al nostro sindaco da parte dei suoi colleghi un ruolo importante e ripeto equilibrato in questo settore che ha riscosso una grande condivisione. Le idee e i programmi del Sindaco Maurizio Verona sono quelli del Pd di Stazzema e gli riconosciamo la capacità di tenere ferma la barra quando serve, di rivedere le scelte se necessario sempre nell’interesse del bene pubblico, ma soprattutto la coerenza che non lo porta a saltare da un vagone all’altro per calcoli personalistici che appartengono ad altri”.

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