Sistemato l’impianto anti incendio, lavori conclusi al Palazzo delle Muse: un totale di 100mila euro spesi per mettere a norma l’edificio.

Nel dettaglio sono stati completati e rimessi in funzione l’impianto idrico anti incendio e l’impianto di rilevazione fumi, messi a norma cartelli, porte e luci.

Gli interventi hanno riguardato anche il consolidamento del tetto, con la sistemazione del lucernario e i lavori nei punti dove si erano riscontrate delle infiltrazioni d’acqua.

“Lavori bloccati da anni di incuria, che permetteranno di presentare la Scia per il piano terra e il primo piano – spiega il vicesindaco Rossella Martina -. Discorso a parte per l’archivio storico: nei prossimi giorni verrà presentato un progetto anti incendio ai vigili del fuoco, la ditta farà i lavori entro l’estate e l’archivio che verrà infine trasferito al piano terra”.

“E’ importante sottolineare che non c’è mai stata alcuna interruzione del servizio: gli studiosi infatti hanno potuto continuare a consultare i documenti del Centro e dell’Archivio dalla Biblioteca rivolgendosi al personale della biblioteca”.

Un altro problema risolto è la questione del deposito di paleoantropologia e paleopatologia: oltre 2mila cassette di ossa fossili conservate nel sottotetto del palazzo delle Muse.

I reperti si trovavano lì per una convenzione firmata con l’Unipi nel 1983: convenzione che era stata più volte annullata (la prima volta nel 2004, la seconda nel 2007), ma alla disdetta non era mai seguita l’azione di sgombero.

Adesso i fossili sono stati spostati all’Università di Siena: del trasloco si sono occupati i tecnici e gli studiosi dell’Ateneo pisano.

“Il Comune è in dissesto, lo ricordo – conclude il vicesindaco – e nonostante questo stiamo facendo i salti mortali per sistemare il patrimonio culturale che altri, prima di noi, hanno disgregato”.

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