Ecco Renziade, una collettiva di disegnatori satirici per ritrarre il protagonista politico dell’Italia odierna, il premier Matteo Renzi. Da Rignano a Palazzo Chigi l’epopea del Sindaco degli Italiani’, una delle due mostre che inaugureranno a inizio luglio la sede ristrutturata del Museo della Satira, nel Forte di Leopoldo I a Forte dei Marmi.

Dopo le mostre dedicate, in anni ormai lontani, ai protagonisti della Prima Repubblica: “Craxeide”, “Berlusconeide”, “Napolitaneide”, arriva nella prossima estate, ad inaugurare la sede ristrutturata del Museo della Satira presso il Forte di Leopoldo I, la mostra “Renziade. Da Rignano a Palazzo Chigi l’epopea del Sindaco degli Italiani”, una divertente e dissacrante mostra dedicata al protagonista politico del momento: il Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
I migliori disegnatori satirici italiani si sono divertiti, con una punta di veleno, a mettere sotto la propria lente satirica le sue imprese, le sue promesse, le sue avventure politiche, facendo emergere da tutto ciò un sorprendente ritratto corale, come solo la migliore vena satirica riesce a delineare. Matteo Renzi è il personaggio che domina la scena politica italiana: con le sue espressioni, i suoi modi di fare, sempre affiancato dal suo gruppo di ministri e fidati collaboratori, rappresenta un’icona – sorprendentemente satirica – dell’Italia proiettata verso il 2020.
Il Museo ha invitato i disegnatori satirici italiani a dire la loro sulla figura del Presidente del Consiglio e il risultato è una divertente epopea satirica.
A presentare in catalogo i disegni è Marco Damilano, firma politica dell’Espresso, che ha voluto analizzare il fenomeno Renzi, trovatosi come molti altri leader politici in passato, sulla strada della satira italiana al racconto politico. Milano ci spiega come “con Matteo Renzi la rappresentazione benevola e solare che ogni potere vuole dare di sé si è fatta, definitivamente e grazie anche al dominio dei social network, compiuta auto-rappresentazione. Raffigurazione che non accetta mediatori, che si fa da sé”.

Altan

Il Museo della Satira invita il Presidente del Consiglio a visitare la mostra, perché come diceva Ethel Barrymore, attrice americana di fine ‘800, “Si cresce davvero la prima volta che si ride di se stessi”.

Questi i disegnatori partecipanti: Achille Superbi, Allegra, Aloi, Altan, Athos Careghi, Beduschi, Benny, Beppe Mora, Bertolotti e De Pirro, Bicio Fabbri, Bucchi, Cecigian, Contemori, D. Paparelli, Darix, DM-Danilo Maramotti, Donarelli, F. Natali, Fabio Magnasciutti, F.Bianco, Frago, Franzaroli, Giannelli, Isca, Istituto Lupe, Lele Corvi, Leo, Leoni, Luca Garonzi, M. De Angelis, Ma – Mario Airaghi, Mannelli, Marco Careddu, Marco Scalia, Marengo, Massimo Presciutti, Mauro Biani, Migneco e Amlo, Milko, Minoggio, Nardi, Natangelo, Passepartout, Pat, Pillinini, PV, Ricciarelli, Riverso, Roberto Mangosi, Sergio Staino, Stefano Disegni,Vauro, Vincino.
Citiamo alcune delle battute dei disegnatori che ironizzano sul suo progetto politico: Marilena Nardi, in copertina di catalogo, lo disegna seduto regalmente sul proprio nome, moderno granduca di Toscana, con corona e scettro fiorentino; il Renzi di Bucchi pensa, come Modugno, “che un sogno così non ritorni mai più”; Benny lo dipinge mirabilmente nei panni di Lorenzo il Magnifico; Bobo di Staino ammette ormai rassegnato che Renzi sia il nostro petrolio. “Dobbiamo usarlo cercando di limitarne i danni… dandosi da fare per sostituirlo al più presto con le energie rinnovabili”; Biani lo raffigura come Dorian Gray, che nello specchio vede Berlusconi; Vauro lo disegna mentre nasconde Verdini ai carabinieri, arrivati a prelevarlo; l’Istituto Lupe, gruppo di satirici popolari sul web, lo rappresenta in miriadi di fotomontaggi esilaranti, uno fra tutti, Renzi-sfinge di Cheope.

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