“Che è successo al “Principino”?”.

Se lo chiede il segretario del Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Versilia, Jan Vecoli.

“Dopo le dolorose vicende del fallimento i dipendenti chiesero la gestione diretta dello stabilimento mantenendo tutti i posti di lavoro e investendo sulla struttura per riqualificarla, chiedendo, visti gli investimenti da fare, 10 anni di affidamento.

La risposta fu picche: fu chiesto loro di partecipare ad un bando per un anno con un canone di 120mila euro e previa messa a norma degli impianti per un investimento stimato di circa 300mila euro più la riassunzione del personale del centro congressi e il pagamento del tfr per una spesa di circa 100mila euro.

Praticamente era necessario per un anno di gestione un investimento di 800mila euro, tanto che il bando è andato deserto.

Subito dopo è stata fatta un’assegnazione diretta (che sembrava non possibile) a due Misericordie della Versilia con un canone, a quanto ci risulta, di 25mila euro senza messa a norma e con la scusa che sarebbero stati applicati prezzi popolari.

I prezzi però, dalle informazioni che abbiamo, proprio popolari non sono: 30 euro per un ombrello giornaliero, 2500 euro per la stagione.

Oltretutto, sempre dalle informazioni che ci arrivano, sembra che non ci sia chiarezza su chi lavora nello stabilimento.

Ci chiediamo se le procedure attuate siano regolari , se sia stata fatta chiarezza su come è stato assunto chi lavora nello stabilimento, se gli impianti utilizzati per luce e acqua nelle cabine siano stati revisionati e messi a norma.

Altrimenti forse sarebbe stato meglio saltare un giro e lasciare quella spiaggia libera, almeno per quest’anno.

Attendiamo risposte dall’amministrazione, dal curatore fallimentare, dall’ispettorato del lavoro e dall’ASL”.

 

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