“Tempi d’attesa per visite specialistiche vergognosamente lunghi, errori medici anche gravi, prebende ai medici di base che evitano di prescrivere troppi esami e, nell’insieme, un sistema sanitario toscano e versiliese formato da manager strapagati e funzionari amministrativi che quasi superano per numero i medici e gli infermieri. A questo si aggiungono tagli sconsiderati e chiusure di reparti e servizi anche essenziali”. A scriverlo è Stefano Navari (Lega Nord Versilia Storica).

“Questo è il drammatico quadro sulla realtà ospedaliera toscana e versiliese emerso ieri sera a Seravezza durante l’incontro sul tema “La sanità in Versilia sotto il PD” organizzato dalla Lega Nord che sostiene la candidatura a sindaco di Riccardo Cavirani. Davanti ad un folto pubblico sono intervenuti Francesco Pellati, presidente della Lega Nord Toscana, Elisa Montemagni, consigliera regionale toscana, e Manuel Vescovi, segretario regionale della Lega Nord e capogruppo al consiglio regionale.

Francesco Speroni, capolista della Lega Nord ‎a sostegno della candidatura di Cavirani sindaco, ha intervistato tre cittadini che hanno raccontato le loro vicende personali: un signore è dovuto ricorrere ad una visita cardiologica privata, poiché il servizio pubblico gli poteva prenotare l’esame solo a molti mesi di distanza; poi, a seconda dei medici che l’uomo ha interpellato, il costo dell’esame variava da 50 a 140 euro.

Un’altra testimonianza ha ricordato come esista una regola – di cui quasi nessuno parla – per la quale i medici di base che si limitano nel prescrivere esami ai loro pazienti ricevono a fine anno dallo Stato un premio in denaro. Infine, il terribile racconto di un signore a cui era stato diagnosticato un tumore che lo ha costretto ad un intervento chirurgico nel quale gli è stato asportato gran parte dello stomaco, il pancreas e parte dell’intestino, per scoprire poi che non si trattava di un cancro ma di semplici cisti.

Oltre al danno la beffa: questo pover’uomo, divenuto disabile a causa del severo intervento, ha visto assegnarsi dallo Stato una pensione di invalidità di 200 euro”.

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ultimo aggiornamento: 02-06-2016


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