Ci sono molti elementi innovativi nell’idea progettuale del nuovo polo scolastico “Stagi-Don Lazzeri” che la Provincia di Lucca intende realizzare a Pietrasanta: edificio ricostruito ex novo, spazi comuni tra le due scuole, interventi con soluzioni d’avanguardia per il risparmio energetico, la sostenibilità, l’efficienza e la funzionalità didattica dell’istituto, uno spazio verde ad uso pubblico sul tetto; ma soprattutto un’idea di scuola al centro della città, aperta alla comunità locale, configurata sia come polo didattico-educativo, sia come polo espositivo e culturale in grado di integrarsi con il tessuto economico e culturale di Pietrasanta.

Il concept progettuale del nuovo istituto che la Provincia intende non solo adeguare ma rinnovare ed ampliare in molte sue parti ridisegnandone la fisionomia architettonica e i contenuti unendo in un unico polo scolastico Stagi e Don Lazzeri, è stato presentato oggi (lunedì 6 giugno) nell’aula magna dell’Istituto Don Lazzeri alla presenza del consigliere provinciale delegato alle scuole Mario Puppa, dell’assessore comunale ai lavori pubblici Simone Tartarini, dei tecnici di Provincia che, insieme al Centro Interuniversitario Abita di Firenze, hanno predisposto un documento di indirizzo per un progetto fortemente innovativo. Presenti, tra gli altri, la consigliera provinciale Mimma Briganti, docenti e studenti delle due scuole.

Come ha spiegato l’arch. Francesca Lazzari della Provincia “da alcuni anni i nostri uffici tecnici stanno analizzando lo stato della struttura, le sue caratteristiche, la tipologia costruttiva e dalle valutazioni effettuate si è arrivati alla conclusione che sia più opportuno procedere alla demolizione e ricostruzione della scuola, anziché affrontare un intervento di ristrutturazione che risulterebbe pesante sia da un punto di vista strutturale che architettonico-impiantistico con costi elevati pur non consentendo di arrivare a risultati soddisfacenti sul piano dell’adeguatezza dell’edificio alle norme di sicurezza”.

La costruzione di un nuovo plesso scolastico, pertanto, è stata affrontata nel presupposto di realizzare un edifico pubblico che si ponga in stretta connessione con la città, si integri con le sue funzioni e costituisca un tassello del tessuto urbano.

L’area della scuola – nel nuovo concept progettuale – viene quindi intesa come uno spazio aperto ai cittadini, un’area che si può attraversare, caratterizzata da spazi al piano terra che siano utilizzabili oltre che per laboratori anche per attività extrascolastiche. E poi uno spazio al piano primo, una sorta di piazza sopraelevata, che aiuti la ‘distribuzione’ degli studenti nei vari blocchi in cui si articola il complesso, ciascuno dedicato ad un corso di studi per i quali si prevedono 20 classi per l’Istituto Artistico e 20 classi per i corsi del Don Lazzeri con annessi laboratori specialistici, separati ma strettamente correlati e integrati fra loro.

Ciò consentirebbe di razionalizzare gli spazi e una serie di servizi come la biblioteca, l’auditorium, alcuni laboratori che potrebbero essere comuni fra i due istituti. Il tutto partendo dal presupposto che il corso di studi artistico costituisce un’eccellenza territoriale e un riferimento sostanziale per la stretta connessione che passa fra la tradizione artistica e quella artigianale della cittadina versiliese che, in questi ultimi anni, ha visto crescere l’attenzione sul tema delle risorse lapidee e del marmo.

Il nuovo Stagi-Don Lazzari – almeno questa è l’intenzione dei progettisti – dovrebbe configurarsi come un edificio caratterizzato per l’impiego di tecnologie costruttive fortemente innovative, materiali ecologici con prestazioni energetiche elevate: un edificio a ridotto consumo energetico classificabile come ‘Nearly Zero Energy Building’ che trova però nella cultura e tradizione locale i suoi riferimenti sia per la scelta dei materiali che per la tipologia edilizia.

Ma all’innovazione tecnologica deve affiancarsi un modello didattico fortemente avanzato da praticare in una struttura architettonica esemplare ed educativa nel rispetto dei principi di sostenibilità, tutela ambientale e zero consumo di nuovo suolo. Ecco quindi l’idea della copertura verde, un tetto attrezzato come area verde, con una serie di serre per colture agricole in modo da restituire al territorio e all’ambiente una superficie che la costruzione aveva sottratto all’uso agricolo. Si tratterebbe di uno spazio (accessibile con una scala autonoma rispetto alla scuola) aperto ad un uso da parte della collettività locale.

Per il consigliere provinciale delegato alle scuole Mario Puppa: “si tratta di una grande evoluzione architettonico-ingegneristica – dichiara – nel senso che sul nostro territorio potrebbe sorgere un edificio scolastico non solo al passo coi tempi, in tema di didattica e sicurezza, ma soprattutto futuristico per tante soluzioni ideate che sono alla base del progetto. Il concept sulla carta è molto bello e innovativo: un nuovo polo scolastico organizzato come cantiere artistico, integrato con Pietrasanta e le sue attività; una scuola che sta al centro di un’idea più ampia che la veda aperta alle attività extrascolastiche e agli eventi espositivi. Una scuola  accogliente e soprattutto da vivere. La Provincia e i progettisti sono aperti a valutare tutte le proposte e i suggerimenti che arriveranno dai diretti interessati e dai cittadini”.

La Provincia, da tempo impegnata in un vasto programma di interventi di efficientamento energetico degli edifici scolastici avviato con il progetto europeo Teenergy Schools intende promuovere, con questo concept progettuale, un percorso che abbraccia in pieno i principi della Buona Scuola ispirandosi ai criteri delle Scuole Innovative e provando a darne un’interpretazione che si traduca in un modello operativo-gestionale di forte rilievo per un corso di studi artistico che rappresenta un elemento cardine e di riferimento come eccellenza territoriale.

(Visitato 309 volte, 1 visite oggi)
TAG:
edilizia Provincia di Lucca scuola

ultimo aggiornamento: 06-06-2016


Cedole librarie, prima riunione organizzativa

Studenti a lezione di Protezione Civile