Fumata bianca dalla Conferenza dei Servizi per la sperimentazione dell’acido peracetico nell’ambito dell’Accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino-costiere.

Quattordici gli enti coinvolti, dieci quelli presenti, uno assente ma che ha già inviato parere favorevole, mentre gli ultimi tre dovrebbero arrivare entro lunedì. Il progetto è stato approvato con alcune prescrizioni di Arpat sulla necessità di un contestuale piano di ispezioni, da parte di Gaia, per tracciare un “database” del sistema fognario e valutare la presenza di commistioni tra fognatura bianca e nera.

È prevista la contestuale posa in opera di tutti gli impianti su tutti i tre corsi d’acqua della Versilia, con un piano di gestione della sperimentazione per fasi progressive, improntato secondo le direttive dell’Università di Pisa e di Arpat al principio di massima precauzione.

Gli amministratori stanno valutando la sussistenza dei presupposti dell’urgenza sia per la tutela dell’ambiente sia della salute, con conseguente accelerazione (e dunque risparmio) dei tempi burocratici.

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