“Azzurra” compie due anni ma il disagio, nel comune di Pietrasanta, continua a crescere. La lista di attesa, per poter ricevere il pacco alimentare, non è mai stata così lunga.

I nuovi poveri sono sempre di più anziani e padri di famiglia reduci da una relazione coniugale che non sono più in grado di auto mantenersi e disoccupati.

Sono 150 i pacchi alimentari consegnati ogni mese alle famiglie pietrasantine in difficoltà: pasta, olio, caffè, latte, biscotti, tonno, verdure e tutti i generi di prima necessità che almeno 70 famiglie e 300 persone, nel solo comune, non riescono più ad assicurarsi. Il 90% sono italiani.

A tracciare un bilancio è Franco Coluccini, Presidente della Onlus “Azzurra” fondata ormai due anni fa che insieme a tanti volontari ed amici si preoccupa di raccogliere dai centri commerciali e benefattori tutti i prodotti che vanno a comporre il pacco alimentare della sopravvivenza.

L’associazione è entrata a far parte del Banco Alimentare. Alcune settimane fa è stata anche protagonista de “L’Aria che Tira” su La 7 nel contesto di un servizio giornalistico dedicato all’accoglienza e al delicato tema dell’immigrazione. A catturare l’attenzione dei media nazionali il servizio a domicilio per evitare l’imbarazzo pubblico del disagio a coloro che ricevono il pacco alimentare.

“Il disagio sta aumentando ed è palpabile sempre di più ogni giorno: – spiega Coluccini – abbiamo almeno dieci famiglie in lista di attesa a cui attualmente non siamo in grado di garantire il pacco alimentare con costanza. La nostra associazione si affida alla buona volontà di tanti bravi cittadini ed amici, alle donazioni spontanee e alla convenzione con la grande distribuzione ed in particolare Conad ed i grossisti per la fornitura di verdura e frutta. In questi due anni abbiamo incontrato tante brave persone che hanno contribuito alla crescita dell’associazione. Ma circoscrivere il disagio è sempre più difficile e quello che facciamo non è mai abbastanza”.

Per raccogliere donazioni ed aiuti il prossimo 2 luglio “Azzurra” ha organizzato una cena di beneficienza al centro formazione Osterietta a Pietrasanta.

“Sarà l’occasione per stare insieme e per dare una nuova spinta a questo progetto. Confido nella partecipazione della nostra comunità: c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.

Nel frattempo a certificare che il disagio è sempre più ampio ci sono le statistiche del Comune di Pietrasanta: sono 3.500 i cittadini, italiani e stranieri, aiutati nel 2015.

In 250 hanno beneficiato del sussidio. Il 15% ha difficoltà economiche e viva in una situazione di profondo disagio e fragilità.

“Il quadro complessivo – commenta Lora Anita Santini,assessore al sociale – è quello di un disagio sempre più diffuso che questa amministrazione sta cercando di arginare aumentando le risorse destinate al sociale. Nel 2015 abbiamo investito l’8,3% in più rispetto all’anno prima, quasi 2milioni di euro. La povertà in cui sono piombate molte famiglie della nostra comunità, italiane e straniere, a causa della perdita del posto di lavoro e di altre sfortunate coincidenze meritano un’attenzione costante da parte della pubblica amministrazione. Stiamo monitorando tutti i casi più complicati. Il progetto delle borse lavoro è uno degli strumenti che abbiamo messo in campo per dare una nuova chance ai nostri concittadini”.

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