Lo scorso anno, da neoeletto primo cittadino di Viareggio, aveva preferito rimanere in disparte e partecipare in silenzio al dolore dei famigliari delle vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Stavolta, in occasione del settimo anniversario, il sindaco Giorgio Del Ghingaro è salito sul palco e ha preso la parola. Ribadendo che “Viareggio non dimentica e non può dimenticare”.

“Cosa rimane di quella notte?”, si domanda Del Ghingaro. “Di sicuro il processo. Basta entrare in una di quelle fredde aule per cogliere la distanza abissale che ancora c’è tra le persone e la ritualità della giustizia, per capire la rabbia dei famigliari. Ma come si può arrivare a mandare in prescrizione la morte di 32 innocenti?

“Di quella notte, poi, rimane un prezioso documentario che è di tutta la città. E rimane la via Ponchielli, che prova a rinascere anche grazie allo straordinario contributo di alcuni volontari che hanno piantato 32 alberi davanti agli appartamenti che saranno assegnati alle giovani coppie, la casina dei ricordi, il parco.

“Stasera Viareggio è un unico, grande corpo che partecipa attivamente a un dolore sì privato, ma che dovrebbe essere di tutti noi”.

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ultimo aggiornamento: 30-06-2016


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