“In riferimento alle accuse del consigliere Alberto Coluccini rispetto all’operazione finanziaria che ha portato alla realizzazione del Polo scolastico di Piano di Conca voglio precisare quanto segue: la realizzazione del polo scolastico di Piano di Conca era un’opera necessaria e non più procrastinabile, ipotizzata anche dalle precedenti amministrazioni e determinata dalla necessità di dover chiudere alcune scuole della collina”.
Lo scrive in una nota stampa il sindaco di Massarosa, Franco Mungai, replicando alle affermazioni del consigliere di minoranza Alberto Coluccini.
“Alla luce delle norme esistenti tale struttura non poteva essere realizzata con i tradizionali sistemi finanziari perché avrebbero prodotto lo sforamento del patto di stabilità. Abbiamo quindi trovato un sistema alternativo,innovativo e vantaggioso che ci ha permesso, dopo una regolare gara d’appalto, di affidare l’opera ad una Associazione Temporanea d’imprese, che l’ha realizzata in soli diciotto mesi”.
“L’Amministrazione ha regolarmente pagato il canone di disponibilità sia della rata 2015 pari a 516.483,02 sia della prima rata del 2016 pari a € 258.241,51. Massarosa è stato il primo Comune in Italia – spiega il sindaco – ad utilizzare questo sistema ma, ovviamente, non l’unico. Hanno seguito questa strada il comune di Vigarano Mainarda, l’Unione Bassa Sesia, i comuni di Carpendolo, Vedano al Lambro e presumibilmente altri”.
“Il canone annuo è stato determinato all’art. 12 del contratto stipulato in data 31.5.2013 dal Notaio Nannini di Lucca in €469.530,000 oltre iva 10% per anni 30 da pagarsi mediante rate semestrali posticipate al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Il canone è soggetto ad una rivalutazione annuale nella misura del 75% dell’indice Istat Foi, per espressa disposizione normativa e come lo sono quasi tutti i contratti di locazione”.
“La Giunta non ha mai affermato che la manutenzione è a carico dell’appaltatore ma che lo è quella straordinaria. Infine – conclude Mungai- vorrei precisare che importi inseriti in bilancio sono quelli giusti perché a nessuno è mai venuto il dubbio se pagare o meno l’Iva. Non esistono infatti agli atti variazioni di bilancio in tal senso”
