Siamo nell’anno del signore 2016 e proprio nel pieno della stagione estiva. Mi ricordo ancora gli articoli e le polemiche degli anni passati sulla musica live, sui problemi e le proteste degli abitanti, e sulla desolazione che permeava le serate viareggine.

Verissimo, abbiamo passato gli ultimi anni nella morte delle iniziative musicali tanto che qualcuno paragonava Viareggio ad una “Città per Vecchi”.

Ma quest’anno stranamente qualcosa è cambiato, ed in meglio. Ad aprire le danze ci ha pensato, il 18 giugno scorso, l’associazione culturale Viva che ha organizzato una bella Notte Bianca in Passeggiata. Articoli sui quotidiani, post su FB, manifestini dappertutto, due o tre postazioni di Dj ed un bel palco in piazza Mazzini.

A cui ha fatto seguito un bel pomeriggio immersi nei “Roaring Sixties” con le macchine con le pinne davanti ad Orsi ed il Dj che mandava a palla rock ‘n roll e rockabilly. Un sacco di gente, musica per la strada, bar aperti, pin-up e divertimento. E a mezzanotte tutti a nanna.

Dulcamara-copiaIl giorno dopo stranamente non abbiamo sentito proteste, non sono apparsi sui giornali articoli polemici, tirate d’orecchi di questo o quell’assessore o consigliere. Incredibile!

Va da sè che una rondine non fa primavera ma, scorrendo su Facebook le pagine dei locali viareggini ho visto un incredibile fiorire di iniziative “Musicali”. E, non me ne voglia la categoria dei DJ, sono tutte iniziative di Musica dal vivo, quella vera, con la cantante, il batterista, le chitarre, le luci e, talvolta, anche le coriste.

Bicicletta a Righe copia

Proprio per questo voglio spezzare una lancia in favore di queste iniziative che, si badi bene, sono anche per i locali stessi, molto difficili da organizzare. Prima di tutto si spende di più, considerata anche la Siae. In secondo luogo si fatica di più, bisogna montare e trovare posto per un sacco di roba, fare il soundcheck, sperare di non avere il maldigola o la tendinite, badare che ogni dettaglio sia al suo posto, incrociare le dita perché venga abbastanza gente da compensare con un buon incasso il conto della band.

Però permettetemi di dire che una Band dal vivo ha tutt’un altro impatto rispetto ad un DJ. E se poi il frontman (o la frontwoman) è bravo a dialogare col pubblico ne viene un happening da ricordare per giorni.

Già solo in questo primo scorcio di stagione è stato tutto un susseguirsi di eventi lungo la Passeggiata. Il Caffè 22 ed il Kalika hanno proposto gli intramontabili successi della canzone italiana. Il duo Bar Eden/Fappani si è buttato sul Jazz, sempre graditissimo dai turisti soprattutto stranieri. I quali poi, ritornati in patria, ne parlano con parenti ed amici e magari l’anno dopo ritornano con il codazzo.

Milfi-copia

Non dimentichiamoci poi i vari stabilimenti balneari, fra cui il Florida, il Sole ed il La Pace davanti al Royal, o il Teresita e l’ Aurora della Terrazza che hanno allietato le prime fredde giornate di giugno con delle belle serate dal vivo. E, in quel di Torre del Lago, il Basilico Fresco che sia d’estate che in inverno organizza, al chiuso o all’aperto, concerti con gruppi di notevole livello (e costo…).

E poi il Vige, il minibaretto in piazza Ragghianti che propina ogni fine settimana gruppi più o meno noti ed è riuscito addirittura l’autunno scorso a portare fra le case ed il traffico, personalità del calibro di Bobo Rondelli facendo un pienone mai visto prima.

Insomma un continuo montare palchi ed allietare il viale a mare con la musica di gruppi fra i quali possiamo citare, perchè versiliesi doc, La Bicicletta a Righe, specializzata nel cantautorato italiano di ogni genere e periodo, i Dulcamara con gli intramontabili successi pop e rock conosciuti da tutti, i Milfi con la discodance anni ’80, i Triplo Malto con le schitarrate tanto care al periodo Hippie della West Coast, l’Almaloca Band con i ritmi caraibici ed il rock ‘n roll di Grease.

E la gente si diverte, balla, duetta con la cantante facendo i cori, ne parla e, alla fine, riempie la passeggiata, i bagni ed i locali.

Niente a che vedere con lo “sballo”, si finisce a mezzanotte, massimo mezzanotte e mezzo, si sta ancora un pò a chiacchierare e poi la confusione svanisce.

Triplo Malto-copia

Proprio quello che dovrebbe essere la vita di una località di mare (e di turismo): una giornata sotto l’ombrellone, una bella cena in qualche ristorantino di pesce ed un pò di divertimento prima di addormentarsi stanchi ed esausti.

Una ricetta di una semplicità estrema che però sembra essere stata dimenticata da secoli. La stessa ricetta fra l’altro che ha fatto grande nei lontani anni ’60 la Versilia, ricetta smarrita negli anni ’90 in favore di una sempre crescente confusione nelle discoteche e nei locali della Darsena.

E’ quindi ora di riscoprirla ma soprattutto valorizzarla e non metterle i bastoni fra le ruote mandando i vigili non appena un pensionato infastidito telefona. All’amministrazione comunale fra l’altro non costa niente, ci pensano i privati stessi, a loro rischio. E, se ne colgono i frutti con qualche aperitivo in più, anche le casse comunali ne giovano.

E devo anche dire, a conclusione di questa filippica, che quest’anno è proprio Viareggio a dimostrare voglia di fare e di vivacizzare la vita serale.

A suo confronto il Lido, tanto bravo nelle iniziative ufficiali propagandate e strombazzate sui media, dopo cena pare un pelino “addormentato”.

 di Alessio Salimbeni

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ultimo aggiornamento: 05-07-2016


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