“L’attuale giunta ha ormai completato l’affidamento in outsourcing ad una ditta di Firenze del servizio di archivio dell’edilizia privata, motivandolo con una prospettata miglioria dello stesso ed una riorganizzazione dell’intero comparto documentale. Parte del materiale, in base alla sua datazione, sarà oggetto di preventiva valutazione della Sovrintendenza mentre il maggior volume delle pratiche verrà ordinato ed archiviato presso la società cui appunto è stato demandato l’incarico”. Lo scrivono in una nota i consiglieri comunali della Lega Nord a Viareggio Alfredo Trinchese e Maria Domenica Pacchini.

“Nel corso degli anni precedenti il Comune aveva tentato un’operazione di digitalizzazione del materiale che appariva fondamentale al fine di dare un’effettiva miglioria del servizio, tra l’altro mettendo a bilancio per tale operazione oltre 110.000mila euro, ma non realizzando mai tale intervento.

“La società che ha preso in carico l’archivio del Comune di Viareggio al momento non si occuperà della digitalizzazione, ma semplicemente della presa in carico dei faldoni che fino ad oggi erano in Comune. Prima di procedere a tale trasferimento l’amministrazione ha preso contatto con i rappresentanti delle categorie competenti i quali non hanno espresso polemica nei confronti dello stesso.

“Noi invece, a prescindere dal giudizio dato dagli stessi rappresentanti, siamo scarsamente fiduciosi che un tale trasferimento migliorerà la qualità del servizio e crediamo invece che aumenteranno disagi e complicazioni burocratiche per chi dovrà effettuare ricerche nell’archivio dell’edilizia privata.

“Il motivo principale di tale dubbio è stato proprio quello della mancata digitalizzazione o avvio delle procedure necessarie a porla in essere considerato che, a nostro giudizio e visti gli sviluppi tecnologici, tale procedura sia quella che garantisce in maniera più immediata e diretta un corretto rapporto funzionale tra utenti e Comune.

“Il tutto poi in funzione della necessità che cittadini e professionisti hanno di poter prendere visione della pratica prima di decidere sul merito della stessa. La cifra investita dal Comune in questa operazione di outsourcing è di circa 18mila euro, somma a cui era impossibile associare una qualsivoglia operazione di scannerizzazione documentale, la quale al contrario richiede somme ben più ingenti per il suo disbrigo.

“In conclusione noi crediamo che si sia persa un’occasione per razionalizzare un servizio in maniera completa e funzionale attingendo anche alle risorse umane e tecnologiche interne, ponendo invece in essere un trasferimento che rischia di peggiorare le condizioni lavorative dei professionisti del settore ed in generale dei cittadini tutti”.

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ultimo aggiornamento: 06-07-2016


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