“Domenica 26 giugno si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’opera “N’uovo” donata dall’artista georgiano Prasto alla città di Pietrasanta.
Non si discute il valore dell’opera, ci sono persone più autorevoli e titolate a farlo. Al contrario, molto ci sarebbe da dire sulla collocazione della scultura, che, per quanto più in linea con le intenzioni dell’artista, non tiene in alcuna considerazione le delicatissime condizioni del terreno su cui la si è andata a posizionare e che, non ce ne voglia l’autore, ci preoccupano molto di più delle esigenze artistiche”.
Lo scrive la segreteria del PD di Pietrasanta.
“Tale decisione, perseguita nonostante il parere contrario della Conferenza dei Servizi, di fatto si inserisce nel solco di un percorso volto a stravolgere l’aspetto e la struttura naturale del Parco della Versiliana che non sarà affatto “un luogo plasmato e disegnato dalla natura”, bensì da una ben precisa volontà politica che il Partito Democratico di Pietrasanta non condivide affatto. Il nostro giudizio nel merito delle azioni messe in atto dall’attuale Amministrazione Comunale era e resta assolutamente negativo, nel merito e nel metodo: da un anno stiamo ancora aspettando la tanto attesa “Terza Fase” di riforestazione dei lavori di ripristino che dovrebbero interessare la zona del Parco, senza contare i ricorsi ancora in atto, da parte di Italia Nostra, oltre che verso la collocazione del monumento appena inaugurato, anche nei confronti dell’opera di capitozzatura dei lecci situati lungo il lato del bosco prospiciente Viale Morin.
Da cittadini di Pietrasanta saremo ben lieti se il Parco tornerà presto a nuova vita, anche introducendo elementi di novità quali panchine percorsi ciclabili e pedonali, maggiore illuminazione artificiale, se necessario, ma sempre operando nel pieno rispetto dell’identità, della natura dei luoghi e secondo un piano di valorizzazione e ripristino elaborato da professionisti in campo ambientale e validato da enti competenti che tenga conto di tutte le parti interessate a partire dalla stessa amministrazione comunale, le associazioni ed enti di tutela ambientale ed i cittadini e fruitori del Parco”.
