“E ora che succede?”. Se lo staranno chiedendo in tanti, a Viareggio, dopo la sentenza di questo pomeriggio del Tar Toscana che annulla le elezioni amministrative di un anno fa. Già: quali sono, adesso, i possibili scenari?

Il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha facoltà di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza o, in alternativa, di chiedere una sospensiva della sua attuazione.

Nel caso il ricorso venisse rigettato, la prima occasione utile per tornare a votare potrebbe essere novembre. Altrimenti, per Viareggio, si aprirebbe la strada ad un altro anno di commissariamento, il terzo dal 2012 a oggi.

Ad ogni modo, questo è quanto prevede la legge:

“Tutta la materia relativa al rinnovo delle elezioni è disciplinata dagli articoli 77, 79 e 85 del decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570. La Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014) ha recentemente modificato l’articolo 85 del d.P.R. 570/1960, prevedendo che, nel caso in cui sia stata pronunciata una sentenza di annullamento, le elezioni siano rinnovate in occasione del primo turno elettorale utile dalla data in cui la sentenza di annullamento è divenuta definitiva.

Dopo la sentenza di annullamento e prima del rinnovo delle elezioni non rimangono in carica i consiglieri eletti, ma si fa luogo alla nomina di un Commissario (Consiglio di Stato – Commissione speciale, parere 14 maggio 1973, n. 12).

In occasione del rinnovo delle elezioni, il corpo elettorale rimane lo stesso quando il nuovo procedimento riguarda solo alcune sezioni (Consiglio di Stato – V Sezione, 10 agosto 1992, n. 743), mentre è necessario procedere al suo integrale adeguamento quando il rinnovo riguarda tutte le sezioni (Consiglio di Stato – V Sezione, 24 novembre 1992, n. 1386); in quest’ultimo caso è necessario procedere anche alla presentazione di nuove candidature (Consiglio di Stato – V Sezione, 19 maggio 1998, n. 636)”.

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