Alla chiamata di Giorgio Del Ghingaro i suoi sostenitori hanno risposto “presente”, affollando l’Eden, teatro dell’incontro pubblico tenuto dall’ex sindaco di Viareggio in un giovedì sera (caldo, ma ventilato) di luglio. “Buonvento” è proprio il nome dell’associazione politico-culturale di cui Del Ghingaro è presidente e che ha riunito centinaia di persone, attente ad ascoltare il discorso del loro condottiero, iniziato alle 21,40 e terminato dopo un’ora circa.

Mai un indugio da parte di Del Ghingaro, che ha paragonato Viareggio “a una bella donna, a volte sleale e capricciosa”, precisando però che “quando si è innamorati si cerca di gestire sempre la situazione”. Già, l’amore per la città. Lo ha rimarcato più volte. “C’era molta rassegnazione un anno e mezzo fa, ma siamo riusciti a ridare speranza alle persone. Ne ho incontrate alcune in Passeggiata, erano arrabbiate per la sentenza del Tar, noi però dobbiamo comportarci in modo rispettoso e istituzionale, non abbassarci al livello del pollaio”.

Del Ghingaro ha affermato convinto: “Torneremo a governare, dalla nostra abbiamo il consenso della città. La nave del cambiamento è in mare aperto, ma la rotta è chiara: c’è da portare Viareggio fuori dal dissesto. Quello che abbiamo fatto sino ad oggi è un granello rispetto a tutto ciò che c’è da fare”.

L’ex sindaco ha ripetuto che non presenterà personalmente ricorso al consiglio di stato e che al tempo stesso non intende mollare, pronto dunque a ricandidarsi in occasione della prossima tornata elettorale. Ha ammesso di non aver ancora incontrato il commissario prefettizio Stelo.

In chiusura i ringraziamenti: “Alla giunta, al governatore della Toscana Enrico Rossi, ai senatori Mariani e Marcucci e, soprattutto, a Manuela Granaiola”. La serata era iniziata con le offese rivolte da un contestatore solitario all’indirizzo del maestro Veronesi, si è chiusa con un’ovazione per Del Ghingaro. E con tanti abbracci.

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ultimo aggiornamento: 22-07-2016


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