Sulla strage di Viareggio “sia fatta piena e rapida verità e giustizia”. Il Consiglio regionale “pretende la più ampia sicurezza sulle tratte ferroviarie toscane” e impegna la Giunta “ad istituire un Tavolo regionale permanente in memoria e ricordo del disastro ferroviario del 29 giugno”. Passa all’unanimità una mozione presentata dal Movimento 5 stelle e sottoscritta anche dal capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori. “Andiamo a recepire delle intenzioni dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’, di recente ospitata qui in Consiglio”, ha spiegato Gabriele Bianchi (M5s). La mozione ritiene “necessario che tutti si adoperino affinché i reati non cadano in prescrizione e ai manager e amministratori delegati di aziende pubbliche sia imposta la rinuncia alla prescrizione”; valuta opportuno che le persone accusate di gravi responsabilità “presentino le immediate dimissioni con sospensione dei loro incarichi pubblici e statali”; afferma l’opportunità della “reintegrazione immediata del ferroviere Riccardo Antonini, licenziato il 7 novembre 2011”.

Il consigliere Bianchi, nell’illustrare la mozione all’Aula, ha aggiunto che “ad oggi molti senatori toscani non hanno sottoscritto la mozione per la revoca del titolo di cavaliere del lavoro attribuita a Mauro Moretti”, all’epoca della strage amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato. E ha letto la lista dei parlamentari, non contenuta nel testo della mozione: “Diamo impulso perché anche loro firmino la mozione”.

Stefano Baccelli ha espresso a nome del gruppo Pd, sostegno alla mozione e l’invito a non aggiungere “inaccettabili liste di proscrizione, perché su una vicenda come quella della strage di Viareggio le iniziative devono avere forma e sostanza istituzionale ed essere il più possibile condivise”. Anche la consigliera Elisa Montemagni, a nome del gruppo Lega Nord, ha annunciato appoggio alla mozione, e ha aggiunto che “il nostro gruppo non ha mai cercato di strumentalizzare una vicenda come questa. Se la facciamo diventare una battaglia politica, diamo un brutto segnale alla ricerca della verità. Dobbiamo lavorare insieme su queste cose: non c’è altro da portare a casa, se non verità e giustizia per le vittime”. Il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Fattori, ha confermato in aula la richiesta “di aggiungere la firma alla mozione, proprio alla ricerca della massima condivisione”. E ha rivolto l’attenzione al “punto che viene sollevato dalla mozione: prendere la vicenda a memoria per il futuro e ricucire lo strappo tra le vittime e le istituzioni”.

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