Censimento dei pozzi per uso domestico e non lungo il Baccatoio nell’area a monte della via Sarzanese fino alla frazione di Valdicastello e una parte della frazione del Pollino a confine con il Comune di Camaiore. Lo ha disposto l’amministrazione comunale di Pietrasanta in seguito della trasmissione da parte dell’Asl di una nota congiunta con Arpat sulla relazione di fine periodo dell’Università di Pisa.

Da un punto di vista sanitario – precisa l’amministrazione citando la relazione dell’Asl – allo stato attuale delle conoscenze non vi sono evidenze di presenza di elementi potenzialmente tossici in concentrazioni tali da determinare il divieto di utilizzo dei suoli per la coltivazione. Ciò nonostante Asl ha ritenuto – spiega ancora l’amministrazione – che il Comune di Pietrasanta in qualità di autorità sanitaria disponesse efficaci interventi di comunicazione finalizzati ad un uso consapevole dei terreni. Tradotto: l’amministrazione comunale ha già predisposto e pubblicato sul sito istituzionale e provvederà nei prossimi giorni ad una puntuale trasmissione alle famiglie che rientrano all’interno del perimetro individuato una lettera di informazione con le raccomandazioni da seguire per il consumo dei prodotti agricoli in maniera consapevole.

Saranno organizzati anche incontri informativi nelle frazioni e coinvolti i comitati. L’ordinanza firmata nella giornata di venerdì 12 agosto prevede il divieto della commercializzazione dei prodotti agricoli: una casistica molto comune tra gli hobbisti e part-time che non effettuano nessun tipo di analisi sulla qualità del vegetale prodotto. Per quanto riguarda invece le aziende agricole che insistono nell’area dovranno garantire la sicurezza alimentare del prodotto così come previsto dalle norme sanitarie. Una regola di carattere generale e nazionale che devono osservare. Già pianificata anche la prosecuzione dell’attività di monitoraggio dei vegetali che coinvolgerà anche i comitati (Valdicastello e Pollino) i quali dovranno fornire i nominativi di cittadini presso i quali effettuare le attività di monitoraggio. Una iniziativa che va nella direzione di ampliare la conoscenza del territorio.

L’altra azione messa in campo è quella del censimento dei pozzi, per la quale è stata disposta un’ordinanza, con lo scopo di tutelare l’acquifero sotterraneo che al momento è buono e non presenta fenomeni di contaminazione e come tale deve essere conservato. In particolare nell’ordinanza si dispone che tutti i pozzi presentino l’idonea cementazione ed isolamento della falda superficiale a tutela dell’acquifero sotterraneo. I cittadini che hanno un pozzo, o che conoscono dell’esistenza di pozzi, dovranno comunicarlo all’ufficio ambiente. Lo scopo è quello di “mappare” la rete dei pozzi e metterne in atto la tutela. Da oggi ogni nuova richiesta di apertura di pozzi dovrà essere preventivamente autorizzata dall’ufficio ambiente del comune e non solo più soltanto dal Genio Civile.

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ultimo aggiornamento: 12-08-2016


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