“Non mi capita spesso di fare elogi all’amministrazione comunale seravezzina, pertanto quando li faccio – come in questo caso – vuol dire che sono assolutamente meritati”. Lo dice Francesco Speroni, “Consigliere d’opposizione extra-consiliare del Comune Unico della Versilia in divenire” parlando delle cascate di Malbacco e dei suoi servizi.
“Finalmente questa estate si è avviato il servizio dei minibus navetta per trasportare i turisti da Piazza Carducci fino al Pozzo della Madonna e le altre polle d’acqua presenti lungo il fiume Serra (oramai note a tutti come le “cascate di Malbacco”).
Il servizio navetta è la soluzione migliore per evitare quel caos di automobili che si è verificato l’anno scorso quando, grazie soprattutto a Facebook, Malbacco e il suo fiume sono di colpo diventati una “celebrità”. Malbacco e le sue cascate infatti (assieme all’altra zona ‘nota’ per questa peculiarità, Candalla con le sue cascate nel Comune di Camaiore) sono meta di tanti turisti in cerca di fresco in estate.
La via che da Riomagno conduce fino ad Azzano non è adatta a sostenere un flusso di traffico pesante – la scorsa estate gli ingorghi erano molto frequenti – era pertanto necessario organizzare lo spostamento della crescente domanda turistica con un adeguato servizio di minibus navetta. L’esperimento è stato assolutamente positivo. Dalle 200/300 presenze iniziali, si sono sfiorate le 1000 presenze nei giorni attorno a ferragosto. Per un flusso turistico complessivo di poco inferiore alle 2000 presenze solo ad agosto.
Malbacco
Inoltre, l’idea giustissima di far partire la navetta da Piazza Carducci ha avuto anche lo scopo di creare movimento turistico e portare gente nella piazza del capoluogo, anche per incoraggiare il commercio e le attività che su quella piazza operano. Dopo anni durante i quali la precedente amministrazione si è dedicata al Mediceo, solo al Mediceo, troppo al Mediceo, ecco finalmente una correzione di rotta che la nuova amministrazione Tarabella ha avuto il coraggio di fare rispetto al passato.
Tutto bene quindi? L’iniziativa in sé merita 10 e lode, ma se i commercianti della piazza si fossero organizzati per tenere aperto anche di domenica le cose sarebbero andate meglio. Il comune porta in piazza un numero considerevole di turisti i quale, aspettando il loro turno per la navetta, volentieri passeggiano per la piazza e magari spenderebbero anche qualche soldo se solo – tranne pochi casi illuminati – trovassero i negozi aperti.
Fido che in futuro, superata con esito positivo questa sperimentazione, il Comune e l’associazione commercianti possano coordinarsi meglio per offrire anche aperture domenicali.
Ma veniamo alle note dolenti: a fine agosto è insorta una protesta più o meno sotterranea – assolutamente di retroguardia – dei soliti zombi che vivono a Seravezza.
Di cosa si lamentano questi morti-viventi? Si lamentano del fatto che molti dei turisti che vengono a prendere la navetta per Malbacco occupano i parcheggi disponibili in centro, e a loro – poveretti – tocca fare magari cento metri in più per parcheggiare ed andare poi al bar e lì trascorrere le sei/sette ore successive dediti al più assoluto – e immagino legittimo – cazzeggio.
Non vogliono più la navetta, i nostri zombi, perché considerano un “diritto costituzionale” il poter parcheggiare a tre, massimo quattro metri dal loro bar preferito. Quasi quei parcheggi fossero una loro proprietà privata.
Costoro non rappresentano certamente la maggioranza dei seravezzini, ma sono pur sempre un bel gruppo e senza nemmeno troppi scrupoli – come si è visto la sera in cui alcuni di questi zombi hanno staccato la corrente durante un concerto in piazza.
Al sindaco Tarabella dico: vai avanti con la navetta e con tutte le iniziative di richiamo turistico che possono portare sempre più gente a Seravezza e, soprattutto, fregatene nella maniera più assoluta di questi cadaveri-semoventi che vorrebbero il capoluogo fosse loro cimitero privato”.
Guarda anche questa foto delle zona di Malbacco e quest’altra: mostrano la bellezza delle cascate che si trovano nella zona di Malbacco.
