Non c’è correlazione tra la comparsa di particolari malattie e l’esposizione al tallio a Pietrasanta centro e nella frazione di Valdicastello: lo ha evidenziato lo “Studio epidemiologico per la valutazione dell’impatto dell’esposizione a tallio a seguito della contaminazione dell’acquedotto di Valdicastello e Pietrasanta centro” condotto dall’Agenzia regionale di Sanità della Toscana (ARS). I risultati dello studio sono stati presentati stamani nel Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta, alla presenza di esponenti di AUSL, Istituto Superiore di Sanità, dell’Amministrazione comunale e di GAIA S.p.A.
Lo studio ha analizzato 33.708 persone (15.940 uomini e 17.1760 donne) residenti nel Comune di Pietrasanta e ne ha studiato le dinamiche tra gli anni 2000 e 2015. In particolare sono stati monitorati i decessi e i ricoveri ospedalieri nelle zone esposte al tallio e paragonate alle altre zone della città: quello che è emerso è che non c’è alcuna differenza tra chi risiede nell’area di esposizione e chi risiede in altre aree. Al contrario, sono maggiori i segnali di una minore mortalità nelle aree di esposizione.

In seguito alla vicenda tallio, gli acquedotti di Valdicastello e Pietrasanta sono stati inseriti nel Piano di Sicurezza delle acque (Water Safety Plan) a cui partecipano, oltre GAIA S.p.A., l’Istituto Superiore di Sanità, A.R.P.A.T., della USL Nord Ovest , Autorità Idrica Toscana e Comune di Pietrasanta. Il Piano ha fornito a GAIA un ottimo strumento non solo di analisi ma anche di prevenzione: il Gestore sta per mettere in opera le misure interne di abbattimento dei rischi valutate nel corso nella redazione del Piano, per mettere in sicurezza delle acque di queste aree, non solo in relazione al monitoraggio del parametro tallio, ma a garanzia della qualità a 360 gradi della risorsa idrica gestita.

Dall’inizio dell’emergenza GAIA S.p.A. ha complessivamente sostituito e posato circa 7.500 metri di tubazione a Pietrasanta durante il periodo di emergenza, e 6.500 metri di nuove condotte in polietilene nella frazione di Valdicastello, per un totale di 14.000 metri di tubazioni sostituite.
331 sono invece i punti di campionamento sulle acque inseriti nel Piano di monitoraggio. Durante il periodo di emergenza, sono state effettuate 40 nuove analisi ogni settimana. I lavaggi con l’innovativo sistema di miscela di acqua, aria e anidride carbonica hanno interessato invece circa 6.300 metri di tubazioni.

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ultimo aggiornamento: 08-09-2016


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