Dopo una pausa di quasi due mesi riprende nelle aule giudiziarie del tribunale di Lucca (spostate per esigenze di spazio nell’area del polo fiere di Sorbano del Vescovo, alle porte della città) il processo per la strage alla stazione ferroviaria di Viareggio di quel maledetto e indimenticabile 29 giugno 2009. Dopo la lunghissima fase dibattimentale – quasi cento udienze, la prima il 13 novembre 2013 – comincia il gran finale con la requisitoria dell’accusa: i pubblici ministeri Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino sono stati molto incalzanti nel corso della udienze dibattimentali.

Si profila un intenso tour de force visto che il presidente del collegio giudicante Gerardo Boragine (al suo fianco i colleghi Nidia Genovesi e Valeria Marino) ha già messo in calendario una ventina di udienze scaglionate da oggi a fine ottobre nel corso delle quali, dopo le richieste del pm, sono previste anche le conclusioni degli avvocati di parte civile e ovviamente le arringhe dei legali dei trentadue imputati e delle nove società rinviati a giudizio con profili di responsabilità diversi.

Se non ci saranno ritardi o impedimenti di vario genere, la sentenza di primo grado arriverà a metà novembre. Per la Procura, che aveva richiesto a rinvio a giudizio non solo dei vertici delle Ferrovie ma anche di altre società, il deragliamento del treno (che diede il via alla sequenza del successivo dramma) sarebbe stato evitato se fossero state rispettate le regole di sicurezza e i controlli programmati non solo sul convoglio ma anche sulla rete ferroviaria. Di diverso avviso i legali degli imputati e delle società coinvolte nell’inchiesta.

È dunque una corsa contro il tempo quella che attende magistrati e legali soprattutto per evitare – come hanno più volte sottolineato i familiari delle trentadue vittime con appelli pubblici – che alcuni dei reati contestati agli imputati (nel caso specifico incendio colposo e lesioni colpose) cadano in prescrizione nei primi mesi del 2017.

Inutile ricordare che cosa accadde il 29 giugno 2009 a Viareggio…: l’apocalisse di via Ponchielli e dintorni dopo il deragliamento del convoglio partito da Tricase e diretto a Gricignano, la perforazione di una delle cisterne cariche di gpl, l’esplosione. Trentadue vittime, decine e decine di feriti. Tutte le case di una strada polverizzate o danneggiate. Il dolore e lo strazio di quella notte sono entrate nella memoria collettiva della città e ci rimarranno per sempre.

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ultimo aggiornamento: 12-09-2016


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