Fino a quando non è scomparso tragicamente, il suo nome, il soprannome e il volto erano legati alla storia della Stella Rossa, una delle società calcistiche viareggine (ora scomparsa) che hanno fatto la storia del pallone dagli anni ’50 in avanti. Ilario Niccoli, per tutti ‘Il Carrara’ era un allenatore-manager, alla sua maniera un antesignano di tipi alla Ferguson. Allenatore e direttore sportivo, dotato di felici intuizioni e di uno stile tutto suo. Un tecnico nato in casa con la passione per il pallone e il fiuto per individuare potenziale campioncini. Un po’ come il falegname vecchio stile che guarda un pezzo di legno, lo scruta, lo ‘mastica’ per capire se potrà venire fuori un bel tavolo o una bella finestra.
Ma perché oggi – nel viaggio della memoria – parliamo di Ilario Niccoli? Venticinque anni fa, il 16 settembre 1991, il ‘Carrara’ perse la vita tragicamente in un incidente al vecchio passaggio a livello della Cateratte, dalla parte di Lido di Camaiore, di fianco alla Fossa dell’Abate.
Con lui morì anche il quindicenne Gabriele Pardini, talentuoso portierino della Stella Rossa: il ‘Carrara’ lo stava accompagnando ad un allenamento ma commisse una leggerezza, attraversando i binari in scooter – le sbarre erano del modello ‘mezzo’ – proprio mentre sopraggiungeva un convoglio. La Stella Rossa – società che nel 1991 aveva iniziato da tempo il declino – scomparve dai campionati locali e provinciali con la morte del Carrara ma ha continuato a vivere nella memoria di chi ha indossato per almeno un campionato quella maglia. E sono davvero tanti i calciatori che hanno avuto quell’onore e quell’orgoglio. Uno su tutti: Marcello Lippi.
Il ‘Carrara’ per quel che ha rappresentato nella Viareggio calcistica è stato ricordato dedicandogli – dal 1999 – il campo sportivo della Migliarina. Forse sarebbe il caso di ricordare anche Gabriele Pardini, che continua comunque a vivere nel ricordo dei suoi familiari e degli amici, ma pochi conoscono la sua triste e dolorosa vicenda.
