“Sull’ipotesi dell’imposizione, da parte del Prefetto, di una tendopoli da allestire a Pietrasanta nel piazzale sopra il Terminal bus, al fine di ospitare 75 migranti richiedenti asilo, al momento, di certo, ci sono solo le parole di Mallegni e nulla più”. Lo scrive Antonio Orsucci, segretario comunale del Pd.

“Se corrispondesse al vero che il Sindaco non è stato invitato all’incontro coi Comuni in Prefettura, la notizia ci lascerebbe certamente perplessi e contrariati, perché è necessario che decisioni così importanti e delicate, anche se imposte dall’alto, debbano essere necessariamente discusse con le istituzioni del territorio, ma al momento anche su questo fronte non ci sono notizie certe. Riteniamo comunque sia poco appropriata la soluzione di un’eventuale tendopoli, sia la possibile collocazione, per quanto anche solo temporanea. Ma, alla luce di quanto sta accadendo, è inevitabile chiedersi dove sia stato il nostro Sindaco in questi mesi.

“Se infatti la nostra Amministrazione Comunale non avesse cavalcato l’argomento a meri fini propagandistici, ma l’avesse affrontato di petto a suo tempo, non facendo barricate, ma dando la propria disponibilità all’accoglienza dei migranti secondo modalità, tempistiche e collocazione stabilite di comune accordo, oggi non ci troveremmo nella spiacevole condizione di dover subire imposizioni dagli Enti sovraordinati.

“La questione dell’immigrazione è certamente un problema internazionale, che deve essere affrontato dall’Unione Europea; tuttavia ciò non significa fare a scaricabarile fra istituzioni, ma essere consapevoli che i problemi si risolvono tutti insieme, collegialmente, facendosi ognuno carico di un pezzettino di responsabilità, dagli Stati alle Regioni fino ai singoli comuni. Altrimenti è come essere a favore delle centrali nucleari, purché non nel nostro giardino. Proprio come sta accadendo a Pietrasanta. In tutto questo, la prima solidarietà a cui il nostro Sindaco viene meno non è quella verso i migranti, bensì verso i primi cittadini suoi colleghi che, anche al prezzo di un calo di popolarità, si sono fatti carico dell’accoglienza della quota di migranti stabilita per legge, talvolta anche di più, per cercare di compensare il carico di quei Comuni che si stanno opponendo a queste misure; e tutto questo solo perché, anziché esercitare le proprie funzioni, si preferisce usare le criticità come vetrina personale, lavandosi le mani e dando la colpa ad altri. Ma le capacità di un amministratore si riconoscono proprio in momenti come questo, in cui si può dimostrare di trasformare una difficoltà in un’opportunità per il proprio territorio. Non era lo stesso Mallegni anni fa a sostenere che, per il bene della città, talvolta dovevano essere prese delle decisioni impopolari?

“Chiediamo inoltre al nostro Sindaco, che a intervalli regolari brandisce in modo strumentale la situazione difficile in cui versano molti suoi concittadini, che cosa stia facendo in concreto l’Amministrazione per aiutarli”.

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ultimo aggiornamento: 16-09-2016


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