“Il mondo complesso, e per molti aspetti drammatico, del lavoro stagionale in Versilia emerge, come sempre alla fine della stagione turistica, con tutto il suo carico di angosce e soprusi. I racconti, le testimonianze, le considerazioni di lavoratori e dirigenti sindacali ci permettono di affermare che anche qui da noi ormai siamo definitivamente dentro la seconda fase della ‘reazione’ padronale in atto in tutto il mondo”. Lo scrive il coordinamento provinciale del Partito Comunista Italiano.

“La prima di queste due fasi ha riguardato l’attacco al lavoro, alla riduzione del suo valore da strumento di libertà ed emancipazione previsto dalla Costituzione repubblicana a mero fattore di produzione acquistabile sul mercato al minor prezzo; la seconda, ancora più violenta, è quella che porta il lavoratore stesso al livello di oggetto, da sfruttare e gettare all’occorrenza in base alle regole del profitto e nell’ambito dei mutevoli capricci del mercato.

“Noi comunisti non vogliamo evitare un confronto serio su queste tematiche, non desideriamo trincerarci dietro sofisticate considerazioni politico-culturali, ma occorre almeno che alcune verità storiche siano poste alla base di qualunque riflessione, di qualunque analisi e prospettiva.

“Perché questa crisi, economica e di valori, non è neutra e ricade, con tutti i suoi effetti negativi, sulla testa e sull’esistenza di milioni di persone, compresi quelli che sono costretti ad accettare un qualunque lavoro, a qualunque pessima condizione, anche in Versilia e nel resto della nostra provincia.

“Sappiamo bene che il livello dello scontro che sarebbe indispensabile aprire con forza e determinazione non si decide qui e ora, ma sappiamo altrettanto bene che, qui e ora, è giunto il momento di elevare non solo la discussione ma anche l’iniziativa politica e sindacale a difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori che devono essere tutelati negli aspetti più specifici della loro attività.

“Il caso dei requisiti per richiedere la disoccupazione stagionale, disattesi volutamente da tanti titolari delle aziende del settore turistico è assolutamente rappresentativo di un clima e di una tendenza da contrastare e respingere.

“I Comunisti della provincia di Lucca che già hanno avviato nella loro fase di costituzione mirati incontri con realtà politiche, sindacali e sociali continueranno questo percorso, affineranno la loro capacità politica e organizzativa per essere sempre di più a fianco dei cittadini e dei lavoratori, coscienti delle difficoltà esistenti e della durezza della lotta che ci aspetta”.

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Lavoro pci versilia

ultimo aggiornamento: 18-09-2016


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