Carnevalia, l’associazione che riunisce molti carnevali d’Italia con Viareggio come capofila, va avanti. Con un obiettivo su tutti: arrivare al milione di euro che il Ministero dei Beni Culturali metterà sul piatto per i carnevali storici italiani. “Al momento non abbiamo notizie sui contributi ministeriali: sappiamo che stanno selezionando i carnevali che ne beneficeranno in base ai criteri fissati dal bando“. A parlare è Maria Lina Marcucci, presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio e, come da statuto, della stessa Carnevalia. “I fondi, comunque, arriveranno in tempo utile per i prossimi corsi mascherati, a cavallo tra ottobre e novembre”.
Quello dell’apposito bando predisposto dal Ministero è un “riconoscimento dovuto da tanto tempo e che ci porta ad avere comunque pazienza, anche se è ovviamente utile attingere in tempi veloci a quei fondi”.
Ma, al di là dei contributi economici, i rappresentati dei carnevali di Viareggio, Venezia, Santhià, Cantù, Ivrea, Foiano della Chiana, Striano, San Giovanni Valdarno, Fano, Manfredonia, Acireale, Sciacca, Avola, Treviso e Gambettola mirano anche a qualcos’altro: “Chiederemo un incontro al ministro entro Natale”, annuncia Marcucci. “Non solo per discutere dei finanziamenti, ma anche per vedere finalmente riconosciuta la valenza culturale dei carnevali italiani e ottenere visibilità”.
Tra le iniziative comuni, conclude Marcucci, c’è anche la volontà di investire sulla formazione dei giovani artisti della cartapesta nelle varie città sedi di prestigiosi carnevali.
L’associazione, poi, si avvale della consulenza pro bono del viareggino Alberto D’Alessandro – il suo nome spuntò in campagna elettorale come possibile assessore in caso di vittoria di Luca Poletti del Pd -, esperto in materia di fondi europei che avrà il compito di cercare e trovare bandi e concorsi a cui partecipare in modo da ottenere il riconoscimento di patrimonio culturale.