Nessun pentimento. Anzi, Marco Masi ripete il messaggio affinché giunga alle orecchie di chi deve assolvere un unico, ma prioritario compito: pagare giocatori, staff tecnico, dirigenti e dipendenti. Il destinatario è implicito: Fabrizio Tonelli. “Sono qui da due mesi e ho già sentito almeno tre o quattro scadenze. Ma io non mi dimetterò. Almeno fino a quando ci sarà anche un solo giocatore. I ragazzi hanno grande rispetto per me ed io per loro. Se la situazione non si risolverà a breve, protesteremo con ancor più forza”.
Masi non demorde. È sfiduciato, ma il gruppo non intende abbandonarlo “perché è serio e lavora con passione e serietà, per questo merita di essere valorizzato”. L’allenatore del Viareggio ribadisce che l’impegno non mancherà “per la gente che ci segue e per noi stessi”, anche se ribadisce che “non è giusto che i giocatori non vengano pagati. Qualcuno non prende soldi da marzo, è gravissimo tutto ciò. Alcuni percorrono molti km ogni giorno per venire ad allenarsi, la benzina costa, ci sono famiglie da mantenere”.
La malinconia cresce pensando a quella “tranquillità” che non c’è, ma di cui la squadra avrebbe enormemente bisogno. Domenica (25 set) zebre di scena a Finale Ligure. “Dovremo stare attenti, il campo sintetico per noi è un’incognita, non abbiamo potuto svolgere neppure un’amichevole su questo tipo di terreno. Evitare ingenuità sarà fondamentale”. Mancherà Guidi, al suo posto Defilippi. Villagatti sarà invece regolarmente al centro della difesa.