“Confesso che ho provato disturbo in occasione dell’assemblea Confindustria Toscana Nord, perché prima d’essere un politico ed un amministratore pubblico sono un imprenditore e come imprenditore guardo agli interessi della categoria imprenditoriale di cui, non certo da ora, mi onoro e mi pregio di far parte. Ma prima ancora sono un italiano, un cittadino italiano”. E’ il commento di Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta, imprenditore del turismo e socio di Confindustria in occasione dell’assemblea della Toscana Nord che si tenuta martedì 18 ottobre, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Peccioli di Prato.

“La modifica o la conservazione della legge fondamentale della Repubblica riguarda tutti gli italiani, in primo luogo, e tutte le persone, sia fisiche che giuridiche, tanto pubbliche quanto private; riguarda tutte le persone, fisiche e giuridiche che abbiano relazione con la Repubblica Italiana e le relative Istituzioni pubbliche e private; e nel caso specifico degli Imprenditori riguarda l’integrità e lo sviluppo del mondo imprenditoriale italiano tanto in Italia quanto all’Estero dell’Italia. Mi ha impressionato, non certo favorevolmente, che da parte di una categoria di imprenditori, quali sono quelli rappresentanti da Confindustria, categoria di cui la mia impresa privata è socia non da ora, si sia spuntata – spiega – una lancia in favore di una riforma costituzionale, che nelle circostanze si è connotata come frutto di una attività propositiva del Governo che non rappresenta la totalità degli interessi di tutti gli italiani, di tutte le categorie degli imprenditori italiani, di tutte le categorie di coloro che hanno interessi al lavoro imprenditoriale”. Mallegni prosegue: “Se per fare Impresa in Italia si deve essere adesivi a questa o a quest’altra linea politica imprenditoriale governativa, allora, secondo me, siamo arrivati al capolinea: l’Imprenditore ha terminato d’essere non solo imprenditore ma imprenditore libero diventando semplicemente un accattone di questa o di quest’altra consorteria partitica che per certo tempo esprime potere governativo. Io sono invece per la libertà dell’iniziativa privata, per la libertà dell’impresa, e per linee di politica economica e imprenditoriale che salvaguardino e promuovano in Italia e all’estero dell’Italia il lavoro imprenditoriale e l’occupazione lavorativa degli Italiani. Non mi sembra proprio che l’assemblea possa considerarsi una testimonianza in favore della libertà dell’iniziativa privata, che viene subordinata a sostegno di istanze governative nazionali imponenti proprie concezioni costituzionali a modifica dell’attuale testo della legge fondamentale della Repubblica Italiana. Come Imprenditore e come Impresa Socia di Confindustria prendo le distanze dal sostegno formale che Confindustria da all’attuale Governo Nazionale in relazione alla modifica del testo della Costituzione della Repubblica Italiana. Io sono – conclude – per il “No” e sono un cittadino italiano, un imprenditore di impresa associata a Confindustria, un amministratore pubblico e un politico”.

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ultimo aggiornamento: 19-10-2016


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