Sostenibilità ambientale, riqualificazione degli spazi urbani degradati, riconversione delle aree dismesse, implementazione dell’offerta turistico-culturale, rilancio delle attività produttive. Sono questi gli indirizzi che guideranno i tecnici incaricati di adeguare il Piano Strutturale del Comune di Seravezza al Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana. Un obbligo di legge, ma anche un’opportunità – secondo gli amministratori – per una riflessione generale, da condividere con i cittadini, sui capisaldi della pianificazione urbanistica prossima ventura: la salvaguardia dell’identità locale, l’individuazione e la rimozione degli elementi critici che hanno un impatto negativo sul paesaggio, la visione strategica di sviluppo del territorio di Seravezza.

Come noto, l’approvazione del Piano di Indirizzo Territoriale con valore di Piano Paesaggistico impone che i diversi comuni toscani adeguino i propri Piani Strutturali al nuovo strumento secondo una tempistica dettata dal Piano regionale e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Per procedere all’adeguamento, il Settore Urbanistica del Comune di Seravezza ha pubblicato a metà dello scorso mese di settembre un avviso di manifestazione d’interesse per l’affidamento dell’incarico. «In risposta all’avviso, pubblicato sul sito e inviato agli ordini degli architetti», fa sapere l’Assessore all’Urbanistica Valentina Salvatori «sono pervenute diciannove manifestazioni da parte di professionisti, singoli o associati, provenienti da diverse regioni italiane. Per dare seguito alla procedura, nei giorni scorsi è stata formata la commissione interna per l’esame dei curricula (formata da tre tecnici comunali: l’architetto Tenerini e gli ingegneri Orsini e Bonuccelli, e da un segretario, l’ingegner Benvenuto) che, in tempi brevi procederà alla scelta dei cinque candidati da invitare alla procedura negoziata e, successivamente, ad individuare il professionista o il gruppo di professionisti da incaricare ufficialmente».

«Avrà inizio da quel momento», continua l’assessore Salvatori «il vero e proprio percorso di adeguamento dello strumento della pianificazione territoriale comunale. L’aggiornamento terrà conto non solo dei nuovi obblighi di legge intervenuti, con una più elevata attenzione alle questioni di sostenibilità ambientale e di consumo del suolo agricolo, ma anche della necessità di riqualificare gli spazi urbani degradati, di riconvertire le aree dismesse, d’implementare i servizi e l’offerta turistico-culturale e di rilanciare il lavoro e le attività produttive. Per far ciò è certamente necessario individuare tecnici preparati e competenti, ma anche e soprattutto dare corpo a un processo partecipativo di coinvolgimento della cittadinanza in grado di stabilire collettivamente gli elementi di valore non negoziabili rappresentativi dell’identità locale, gli elementi critici che hanno un impatto negativo sul paesaggio e la visione strategica del futuro del territorio di Seravezza».

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