Esercitazione antinquinamento in ambito portuale, coordinata dalla Capitaneria di Porto di Viareggio. L’allarme è scattato intorno alle ore 10.00, con la segnalazione di uno sversamento di circa 300 litri di carburante per un guasto avvenuto a bordo di una nave da diporto metri ormeggiata presso il cantiere Lusben.

Una buona parte del gasolio è finita in mare, per cui dal bordo e dal cantiere navale è immediatamente partita l’allerta. La Sala Operativa della Guardia Costiera ha assunto l’assetto di emergenza e messo in atto le procedure previste dal “Piano Locale antinquinamento del Porto di Viareggio”.

In banchina i militari dell’Ufficio Nostromi e del Servizio Tecnico e personale dell’Autorità Portuale Regionale, mentre le motovedette CP 813 e CP 563 provvedevano a garantire la sicurezza della navigazione regolando il traffico marittimo e portuale durante le fasi di gestione dell’emergenza.

Poco dopo giungevano sul posto i sommozzatori locali (Lenci Sub ed Underwater Service) e personale delle società Termopetroli ed Hobby Mare (specializzate in attività di disinquinamento e bonifica ambientale), per il posizionamento di panne galleggianti contenitive attorno all’unità navale.

Sotto il coordinamento della sala operativa, una volta circoscritto lo sversamento, si è proceduto al recupero ed allo smaltimento del gasolio tramite l’utilizzo di fogli e panne oleo-assorbenti, fino alla completa bonifica degli specchi acquei interessati.

L’esercitazione ha permesso ancora una volta di testare con esito favorevole le procedure del Piano Antinquinamento in vigore, nonché verificare i contatti utili ed i tempi di reazione.

Tali procedure, peraltro, sono già state provate in diverse occasioni, sia con esercitazioni che durante eventi reali, proprio come avvenuto nel pomeriggio di venerdì scorso 9 dicembre presso la banchina Overmarine del Polo Nautico: un improvviso malfunzionamento della pompa idraulica del jet di un M/Y di 50 metri all’ormeggio, in fase di allestimento per la prossima consegna, ha provocato lo sversamento in acqua di alcuni litri di olio meccanico.

Il tempestivo intervento del personale preposto alla sicurezza del cantiere, degli uomini della Guardia Costiera intervenuti sia via terra che via mare, nonché delle varie ditte locali specializzate, ha consentito di risolvere rapidamente l’inconveniente e di contenere l’olio fuoriuscito per la successiva bonifica tramite materiali assorbenti.

E’ per essere pronti e professionali in casi reali come questo che uomini e donne della Capitaneria di porto si addestrano e si esercitano periodicamente con le diverse figure, istituzionali e non, in grado di fronteggiare questo tipo di emergenze ambientali.

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