“Gentile signor prefetto, la presente per rappresentarLe lo stato di grave insicurezza nel quale  vivono i cittadini di Viareggio”.

Inizia così la lettera che il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha voluto inviare al prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro e, per conoscenza, al questore di Lucca Alessandro Giuliano e al dirigente del commissariato di polizia di Viareggio, Raffaele Gargiulo dopo l’ultimo episodio di violenza avvenuto in pieno centro a Viareggio.

“Gli episodi di criminalità diffusa di cui Lei è certamente a conoscenza e che  ogni giorno si ripetono, mettono a dura prova la percezione della sicurezza della  città: non basta il gran lavoro portato avanti dalle forze dell’ordine, che ringrazio  per l’impegno e per i risultati che nonostante le difficoltà vengono raggiunti, non  bastano i proclami di reati in calo, sbandierati a mezzo stampa.  I cittadini chiedono risposte vere, e io con loro: serve una forte presa di  posizione. Serve il Suo intervento.

Lei è certamente a conoscenza della terribile situazione che il Comune di  Viareggio sta attraversando, situazione aggravata negli anni dai ripetuti  commissariamenti che non hanno certo giovato alla città. E non mi riferisco solo  allo stato di dissesto economico ma anche e soprattutto al dissesto sociale e al  disinteresse che, in passato, le istituzioni hanno mostrato per la città che invece avrebbero dovuto accudire. E il degrado nel quale Viareggio è stata lasciata  affondare in questi anni è la sua manifestazione tangibile.

Così la città, che dovrebbe essere per storia, grandezza e vocazione, il capoluogo  della Versilia, località turistica internazionale, ha passato l’ennesima estate  riempiendo le pagine della cronaca nera locale, con notizia di scippi, furti,  aggressioni. Non sono mancati gli omicidi e, onnipresente, lo spaccio di  stupefacenti.  Un’estate durante la quale la città era stata messa nelle mani di un commissario  prefettizio, che ringrazio per aver portato avanti l’ordinaria amministrazione.  Un’estate che però, come sempre capita a Viareggio, di ordinario non ha avuto  niente. Così, per rimediare al crescente problema della criminalità che  attanagliava una piazza cittadina, piazza Dante, si è pensato bene di ricorrere ad  un’ordinanza di chiusura anticipata di alcune delle attività che insistono sulla  piazza stessa, provvedimento anch’esso straordinario per natura, e che non può  essere considerato risolutivo del problema.

In occasione dell’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica  riunito in Prefettura, questa Amministrazione rappresentata dall’assessore alla  Libertà urbana Maurizio Manzo, si è fatta portavoce dell’istanza dei cittadini che  in quella piazza risiedono, i quali hanno raccolto oltre 80 firme e chiedono un  presidio fisso di polizia. Presidio che farebbe indubbiamente percepire più  sicurezza ai residenti della piazza e potrebbe funzionare da deterrente.

D’altra parte è anche vero che con le attuali forze a disposizione, tale presidio  diventa molto difficile, se non impossibile, da assicurare e potrebbe andare a
discapito delle altre zone della città, che ugualmente chiedono controlli e  sicurezza: di ieri sera la notizia di un tentato stupro nella centralissima via  Matteotti.

So che Lei, signor prefetto ha tra le Sue priorità la sicurezza di Viareggio, che tutta  chiede attenzione, non solo una piazza più esposta, non solo una via di periferia: come primo cittadino sono quindi a chiederLe di prendere in seria  considerazione l’ennesima mia richiesta di invio di ulteriori unità di polizia da  destinare al controllo del territorio della città.

L’Amministrazione è pronta a fare la sua parte, attivando un coordinamento tra la nostra polizia municipale con le altre forze di polizia sul territorio, ma senza  rinforzi che siano garantiti, possiamo fare ben poco. Certo che, come sempre, saprà valutare cosa sia meglio per la città”.

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“Serve sicurezza per Viareggio”

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