A seguito della recente notizia della volontà dell’ Amministrazione Comunale di Pietrasanta di mettere in vendita i “parcheggi dei bagni”, antistanti gli stabilimenti balneari, il Partito Comunista Federazione Versilia fa sentire la sua voce.

“Il Partito Comunista sezione Versilia prende atto della recente e assurda decisione dell’Amministrazione Comunale di Pietrasanta con la quale viene deliberata, al fine di arginare gli effetti della direttiva europea Bolkeinstein,la vendita dei parcheggi antistanti gli stabilimenti balneari ai “proprietari” dei bagni. La categoria imprenditoriale locale improvvisamente si è scoperta “precaria” e soggetta alle direttive dell’UE, né più né meno come il proletariato propriamente inteso.

Il primo dubbio, più che lecito,- sostiene il Partito Comunista – è sull’efficacia di questa scelta: l’ unico dato certo è, infatti, la svendita al privato di patrimonio pubblico. In un momento storico drammatico come questo, il buon senso vorrebbe che lo Stato nazionalizzasse aziende ed istituti di credito ed espropriasse i grandi (e sottolineiamo grandi) patrimoni immobiliari. La decisione dell’Amministrazione Mallegni risulta, invece, pericolosa e di segno opposto. Per tali motivi il Partito Comunista Versilia è profondamente contrario a tale decisione, ritenendola puramente un pessimo escamotage dagli esiti profondamente incerti e un inutile “salvagente” lanciato agli imprenditori del settore. Anzi, paradossalmente, finirà per spezzare il fronte dei balneari a livello nazionale indebolendone la lotta contro la Bolkestein.

Come Partito Comunista ci corre l’obbligo di coinvolgere in questa riflessione anche e soprattutto la categoria degli imprenditori del settore turistico. Senza una rottura netta a livello nazionale con l’UE non sarà possibile per nessuno salvarsi dalle direttive scritte da politici, a qualsiasi schieramento appartengano, asserviti al grande capitale che ha come unico interesse quello di fagocitare le piccole e le medie aziende.

E’ bene quindi che anche tali imprenditori inizino a vedere i problemi nella loro totalità, insieme a lavoratori dipendenti, precari, studenti, piccoli artigiani e commercianti e non solo quando ad essere toccato è il loro orticello.Per amor di verità – conclude il Partito Comunista – continuiamo a pensare che questo sistema odierno di assegnazioni delle concessioni in futuro debba essere profondamente revisionato, soprattutto in relazione ai canoni irrisori che hanno consentito, fino ad oggi, di ottenere profitti eccessivi rispetto al rischio d’impresa assunto e che hanno reso tali imprenditori invisi alla popolazione, tanto da far apprezzare la Bolkeinstein come una specie di rimedio, anziché un pericolo per il sistema economico nazionale.”

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