Centinaia di sacchetti per la differenziata prelevati dal centro Ersu con chissà quale destinazione, bidoncini sostituiti in continuazione. Il Comune di Pietrasanta dice basta al consumo ingiustificato di materiali per il porta a porta, all’arbitraria richiesta di contenitori e buste extra. Una misura necessaria, presa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Mallegni, contro quei furbetti che fino ad oggi abusavano di cambi bidoncino e sacchi gratuiti. La cattiva abitudine è stata rilevata nel corso dell’attività di monitoraggio del servizio, che ha evidenziato uno spreco di materiali da parte delle medesime utenze, con l’accaparramento sospetto di sacchetti probabilmente impiegati in altri usi. “Siamo stati costretti a prendere provvedimenti – spiega il vicesindaco Daniele Mazzoni – per tutelare i tanti pietrasantini che si comportano correttamente e che stanno dando un contributo importante all’aumento della differenziata. Se qualcuno pensa che a Pietrasanta paghi sempre “Pantalone”, si sbaglia. La maggior parte dei cittadini non è mai andata al centro Ersu per chiedere niente e non può trovarsi a pagare gli abusi di altri. Abbiamo regalato migliaia di sacchi e decine di bidoncini a pochi furbetti. E’ ora di cambiare sistema”.

Con le nuove regole, i sacchetti continueranno ad essere distribuiti in modo gratuito durante il porta a porta, quelli extra si potranno acquistare tramite Ersu nella quantità desiderata. Gratis i sacchi per il verde, prelevati al centro di raccolta al momento del conferimento. Per quanto riguarda i bidoncini, saranno assegnati senza costi alle nuove utenze Tari. Per le sostituzioni, se il contenitore dovesse essere rotto dagli operatori di Ersu, sarà ovviamente l’azienda a coprire le spese; in caso di colpa dell’utente, i costi saranno a suo carico (per un nuovo bidoncino, i prezzi partono da meno di 3 euro).

Con questi provvedimenti, l’amministrazione Mallegni fa un ulteriore passo verso la tariffa puntuale, pagare cioè in base a quanto si produce e si consuma. Pietrasanta dal 1° gennaio 2017 è un Comune al 100% differenziato, con porta a porta e raccolta di prossimità su tutto il territorio. Il rifiuto indifferenziato è passato dalle oltre 10mila tonnellate del 2014 a poco più di 4.600 nel 2016. “Un calo che deve essere progressivo – spiega ancora il vicesindaco Mazzoni – per evitare lo smaltimento tramite inceneritori o discariche, due politiche di trattamento del rifiuto che non ci appartengono”.

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