Ampio e articolato a Seravezza il programma delle celebrazioni per i Giorni della Memoria e del Ricordo, che cadono rispettivamente il 27 gennaio e il 10 febbraio prossimi. Incontri, proiezioni, cerimonie, presentazioni di libri e spettacoli teatrali che coinvolgono il Comune in accordo con Fondazione Terre Medicee, Istituto Comprensivo, Istituto “Guglielmo Marconi” e Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca. «Il filo conduttore è quello della memoria, richiamato fin dal nostro insediamento come valore imprescindibile del radicamento della comunità ai propri valori di civiltà», dichiara il sindaco Riccardo Tarabella. «È importantissimo rinnovare continuamente nel cuore e negli occhi dei più giovani fatti ed eventi di momenti storici dei quali assolutamente non dobbiamo perdere memoria e consapevolezza. Ringrazio tutti i soggetti che hanno contribuito alla messa a punto del programma e il presidente del Consiglio Comunale Riccardo Biagi che come figura istituzionale svolge un importante ruolo di coordinamento e di rappresentanza».

Il programma

Particolarmente ampia la parte espressamente dedicata al mondo della scuola. Si inizia lunedì 23 gennaio al teatro delle Scuderie Granducali con la presentazione del libro del professor Fabrizio Altieri sul campo di concentramento di Fossoli, presso Carpi, dove durante il secondo conflitto mondiale furono rinchiusi molti ebrei e prigionieri politici provenienti anche dalla Lucchesia. La presentazione sarà riservata ai ragazzi dell’Istituto “Marconi” e si articolerà in due momenti, dalle ore 9 con le classi del biennio e dalle ore 11 con quelle del triennio.
Mercoledì 25 gennaio alle ore 11 presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo di Seravezza, a Marzocchino, le classi terze della “Enrico Pea” parteciperanno alla conferenza “I luoghi della memoria: la Versilia tra guerra e Resistenza” a cura di Federico Bertozzi, membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca ed esperto di testimonianze orali della guerra in Versilia. Per l’occasione, il collezionista pietrasantino Massimiliano Bacci metterà a disposizione degli studenti, per una lezione di approfondimento, reperti e documenti originali degli anni del conflitto.
Giovedì 26 gennaio alle Scuderie Granducali ancora un appuntamento per gli studenti del “Marconi” con lo spettacolo centrato sulla figura del poeta Federico García Lorca, in lingua spagnola, portato in scena dall’attrice Maria Pilar Peres Aspa.
Venerdì 27 gennaio alle ore 11 si torna all’Auditorium della media “Pea” dove le classi terze prenderanno parte all’incontro “I luoghi della memoria: percorsi e sentieri versiliesi” a cura di Federico Bertozzi. Entrambe le iniziative alla “Pea” sono coordinate dalla professoressa Paola Lemmi.
Giovedì 2 febbraio alle ore 9:30 al Cinema delle Scuderie Granducali, per gli studenti dell’Istituto Comprensivo, proiezione della pellicola “Il viaggio di Fanny” di Lola Doillon (Francia, 2016). Basato su una storia vera, il film ricostruisce la storia di Fanny Ben-Ami, una coraggiosa tredicenne ebrea che durante la Seconda Guerra Mondiale guidò un gruppo di bambini francesi verso la salvezza in Svizzera. Il coordinamento è affidato alla professoressa Silvia Gianfranceschi.

Il Comune di Seravezza curerà direttamente due specifici eventi. Il primo, sabato 28 gennaio alle ore 10:30, riguarderà l’apposizione di una targa marmorea in via Massimo D’Azeglio a Seravezza in ricordo del deportato Italo Geloni.
Il secondo, venerdì 10 febbraio, sarà un incontro pubblico sul tema “Il confine orientale tra esodi, guerre e tragedie” che si terrà in Sala Cope a Querceta. «Due eventi di carattere istituzionale, aperti a tutta la cittadinanza, ispirati all’idea che “smarrire il passato significa perdere il futuro”, come abbiamo scritto anche sul manifesto che promuove il programma delle celebrazioni», dice il Presidente del Consiglio Comunale Riccardo Biagi. «La targa a Seravezza in particolare ricorda una figura, quella del concittadino Geloni, che parla con la voce di tutti i deportati nei campi di concentramento, persone che hanno vissuto sulla loro pelle tutta l’atrocità della guerra e dell’odio e la cui testimonianza è pertanto di grande valore umano e storico».

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ultimo aggiornamento: 22-01-2017


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