Via libera definitivo da parte del Consiglio Comunale al Piano Particolareggiato del capoluogo, strumento che sarà di fondamentale importanza nei prossimi anni per la riqualificazione urbana e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico ed urbanistico del centro storico di Seravezza.

Un piano innovativo, sul quale la Regione Toscana e la Soprintendenza hanno già avuto modo di esprimere giudizi lusinghieri perché frutto di analisi di primissimo livello e di un lungo percorso partecipativo con la cittadinanza, ma anche per la sua natura di masterplan, cioè di strumento di indirizzo strategico che, attraverso un insieme di scelte descritte con chiarezza, definisce un progetto organico dello spazio pubblico e un sistema di regole indirizzate alla gestione coerente e puntuale del processo di riqualificazione urbana, pur garantendo un’ampia flessibilità progettuale nella futura fase attuativa.

L’approvazione del Piano Particolareggiato è stata preceduta dall’approvazione delle sedici osservazioni presentate dai cittadini dopo l’adozione del Piano avvenuta nel marzo dello scorso anno.

Il sindaco Riccardo Tarabella esprime soddisfazione e ringrazia l’assessore all’urbanistica Valentina Salvatori e gli uffici “per aver saputo gestire con professionalità, anche in questi ultimi passaggi, un lavoro delicato partito e condotto nel corso degli anni dall’Amministrazione Neri, senza tradire le premesse progettuali e senza perdere di vista gli obiettivi prefissati, che non sono soltanto quelli di conservare e valorizzare l’esistente ma di aprire il capoluogo alle prospettive di una crescita turistica, tema assai caro a questa Amministrazione.”

“Uno strumento con molti punti di forza – spiega l’assessore Salvatoria partire dall’approfondito percorso partecipativo che ha permesso da una parte di raccogliere una quantità di preziose informazioni, poste alla base del progetto, e dall’altra di creare le condizioni affinché i residenti tornino coscientemente e concretamente a prendersi cura della loro città. Va inoltre rimarcato il fatto che il piano, a differenza dei precedenti, non si configura come un elenco di ciechi vincoli e di divieti incrociati, ma come un insieme di regole al tempo stesso permissive, attente a preservare l’identità architettonica del capoluogo e incisive sulle finalità da perseguire. C’è infine, non meno importante, il tentativo di tradurre le astratte disposizioni del piano di gestione del sito Unesco di Palazzo Mediceo in norme di tutela e valorizzazione dell’intero contesto urbano in cui esso è calato. Un elemento che ha molto colpito le autorità regionali e la Soprintendenza, spingendole a parlare di “lavoro esemplare”. Sicuramente una scelta ambiziosa da parte nostra, tutt’ora senza eguali in Toscana. Anche per questo motivo abbiamo chiesto al comitato di pilotaggio del sito seriale Unesco “Ville e Giardini Medicei in Toscana” la possibilità di realizzare una pubblicazione che abbia per oggetto questo nostro lavoro.”

L’atto individua inoltre un composito sistema di nove spazi aperti – pubblici e di uso pubblico – caratterizzanti il capoluogo, sul quale intervenire con progetti comunali di riqualificazione. Si tratta dei principali luoghi d’identificazione collettiva della comunità, per i quali il piano definisce e prevede un integrato, organico e coordinato progetto di valorizzazione in continuità con gli interventi già realizzati, a partire dal recupero del complesso Mediceo, che ne costituisce il caposaldo, e della Piazza Carducci. Tra questi, il progetto di una piazza-ponte d’integrazione e collegamento tra piazza Ponte Nuovo e piazza Mazzini (definito dal Piano la “Piazza Nuova”), il progetto di riqualificazione dell’area istituzionale dove si trovano la sede municipale e le scuole, la creazione di un parcheggio di affaccio sul fiume Vezza di fronte a Palazzo Mediceo e quella di un punto panoramico sulla via Circonvallazione, oltre alla previsione di possibili soluzioni di completamento degli elementi di arredo urbano sulla Piazza Carducci e di un loro coordinamento con tutto il centro storico. Infine, nel complesso monumentale di Palazzo Mediceo, spicca la previsione del progetto di ripristino degli antichi orti medicei, originariamente situati nel retro del Palazzo Mediceo, a completamento del fondamentale lavoro di riqualificazione dell’area realizzato negli ultimi quindici anni.

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ultimo aggiornamento: 10-03-2017


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