Pietrasanta legittima, con un atto formale, la nascita del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea. L’ok del consiglio comunale di Pietrasanta ha finalmente celebrato il progetto dell’amministrazione comunale inaugurato ormai più di dieci anni fa con le donazioni degli artisti che lavorano e vivono nella Piccola Atene beneficiando della riconosciuta padronanza della tecnica della lavorazione del marmo e del bronzo degli artigiani.

Un legame forte ed indissolubile che il Parco della Scultura Contemporanea aiuterà a valorizzare anche ai fini turistici e culturali. Le opere del Parco della Scultura saranno anche il teatro naturale dell’innovativo Dap Festival, il Festival internazionale delle contaminazioni dove a dialogare saranno la danza, la scultura e tutte le principali arti visive.

“Il Parco della Scultura Contemporanea all’aperto è un segno tangibile e distintivo della nostra storia e del nostro percorso. In questi anni abbiamo installato decine di opere e molte altre saranno collocate in futuro. Alcune – spiega Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta – saranno posizionate nelle nuove rotatorie che abbiamo realizzato e che realizzeremo, altre in giardini e spazi pubblici. Con il museo diffuso, che ora trova anche una legittimazione a livello formale, Pietrasanta si conferma punto di riferimento internazionale per la scultura e la lavorazione del marmo e del bronzo. E’ un parco autentico destinato a resistere al tempo. Ringrazio gli artigiani di Pietrasanta, le fonderie per lo straordinario lavoro che fanno, ogni giorno, a fianco degli artisti. Sono il nostro orgoglio ed il nostro vanto”.

Le opere della “Zona a Traffico Artistico”

66 opere che compongono attualmente il percorso dentro la città  posizionate per qualificare e rendere preziose ed uniche piazze, luoghi storici e turistici, rotonde e punti strategici della città. In centro storico, in Piazza Matteotti, è per esempio possibile ammirare “Il Guerriero” di Fernando Botero, “Memoria di Pietrasanta” (i celebri bovi in marmo) di Pietro Cascella ma anche “L’eredità” di Stanley Bleifeld, “L’adoratrice del Sole” di Maria Gamundi e “Il Danzatore” di Anna Chromy mentre all’ingresso di via di mezzo, via centrale che si collega a Piazza Duomo, la cornice “Peace Frame” dell’americano Nall diventata una cartolina perfetta per selfie e fotografie. Sempre nel centro storico, è impossibile non cercare “Il Centauro” di Igor Mitoraj che presto, proprio a Pietrasanta, avrà un museo dedicato, l’unico nel mondo, la “Serenata” di Rinaldo Bigi ubicata in Largo Padre Thomas Glynn, “Il Cavalletto” di Romano Cosci e la “Chiave del Sogno” di Kan Yasuda in Piazza della Stazione. In Piazza Matteotti è stata recentemente riqualificata anche “Il Cerchio del vento” in marmo di Mutu. In via Oberdan, non molto distante, è stata collocata l’opera in bronzo “Flame” di Helaine Blumefeld. Poco distante, nel Piazzale Guiscardo (Terminal Bus) è possibile godere della “Riflessione” di Michele Benedetto. Dominano sulla rotatorie di collegamento “Il Giudizio del Minotauro” di Franco Adami (via Primo Maggio e la via Aurelia), la “Continuacion” di Deredia (via Unità d’Italia/via Aurelia Sud) e “L’oiseau” di Jean Michel Folon (viale Apua/via Unità d’Italia).

Un percorso fuori dal comune

Opere che non mancano nemmeno nelle frazioni della città a dimostrazione di un progetto che abbraccia tutto il territorio: a Strettoia, in via Casone, ci sono “I Pellegrini” di Neal Barab, a Capezzano Monte “Ferruccio Bresciani” di Romano Cosci e “Un soffio dalla collina” di Sylvestre Gauvrit e così via. Ai giardini pubblici di Tonfano c’è “Il Flamenco” di Giovanna Battaino realizzato in marmo bianco di Carrara, sul lungomare il monumento-memoriale all’11 settembre di Beatrice Fineschi, nella Piazza XXIV Maggio la “Donna Tartaruga” di Novello Finotti che ha realizzato anche il suggestivo “Sant’Antonio” sul Pontile che “sbuca” dal mare e all’ingresso del Pontile “La Potenza al Cubo” di Stefano Pierotti. In Piazza D’Annunzio, a Fiumetto, “La Bagnante” di Franco Miozzo. L’ultima donazione è di Giovanni Monreale con l’opera in vetroresina “17”: il bambino simbolo del cambiamento degli usi e costumi nell’era digitale si trova allo Skate Plaza. Presto entrerà a far parte del Parco una scultura in acciaio dell’artista italo albanese Helidon Xhixha protagonista la scorsa estate della grande mostra nel centro cittadino.

Per valorizzare e far conoscere il Parco della Scultura l’amministrazione comunale ha attivato anche una originale passeggiata denominato “Zona a Traffico Artistico” per turisti e scolaresche oltre ad esportare e sponsorizzare a livello internazionale il museo open air a fianco del Museo dei Bozzetti, l’altra grande attrazione culturale della città.

“Il Parco – conclude Mallegni – è elemento turistico di grande impatto e promozione. Gli spazi cittadini diventano luoghi di cultura e turismo. Arredano la città. La rendono unica”.

Per consultare la lista delle opere, sugli artisti e la loro collocazione nel tessuto urbano vai su sito ufficiale del Museo dei Bozzetti.

(Visitato 159 volte, 1 visite oggi)

Da Lido alla scoperta del Massaciuccoli

La redazione di Persinsala apre all’Europa