La Cittadella del Carnevale di Viareggio sarà la cornice della solenne Via Crucis presieduta da Monsignor Italo Castellani, Arcivescovo di Lucca.

La solenne cerimonia nasce da una iniziativa dell’Arcidiocesi di Lucca e dall’Arcivescovo Italo Castellani, che ha colto le esortazioni di Papa Francesco, contenute nella sua Enciclica Laudato Si.

Nell’Enciclica il Santo Padre fa appello alla Comunità Cristiana affinché la preghiera e le cerimonie liturgiche si svolgano anche fuori dai luoghi canonici; nei luoghi della vita, del lavoro, della quotidianità.

La Cittadella del Carnevale è per la Comunità di Viareggio il luogo simbolo della vita, della creazione, del lavoro, della dedizione e dell’arte. Le opere allegoriche degli artisti del Carnevale, inoltre, offrono numerosi spunti di riflessione su tematiche di attualità come il lavoro (via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale), il disgelo, l’inquinamento, l’emigrazione.

Ma anche la creatività, la proiezione nel futuro, lo sviluppo delle capacità, l’esercizio dei valori, la comunicazione con gli altri, temi toccati da Papa Francesco nella sua Enciclica, che si ispira a San Benedetto da Norcia il quale volle che i suoi monaci vivessero in comunità, unendo la preghiera e lo studio con il lavoro manuale (Ora et labora).

Ecco perché quest’anno è la Cittadella del Carnevale, luogo di arte, creazione e lavoro ad accogliere la processione della Via Crucis, , in programma venerdì 7 aprile alle ore 21.

Via Crucis in Cittadella, perché?

Lo spiega un comunicato della Zona Pastorale di Viareggio.

“In questi ultimi anni la “Via Crucis” cittadina è passata la dove l’umanità viareggina quotidianamente vive, lavora, soffre e spera.

A questo proposito la via Crucis ha negli anni ripercorso alla luce del percorso di gioia, sofferenza e morte di Gesù, vissuto all’orizzonte della Risurrezione, i luoghi della storia e vita di Viareggio, quale la strage del treno, i luoghi quotidiani di sofferenza (mensa della carità, poveri vecchi, misericordia) i luoghi di chi vive dolorosamente la strada.

La scelta della via crucis alla cittadella del carnevale perché?

1 luogo di LAVORO: dove si vive la fatica quotidiana di ogni lavoro per garantire pane quotidiano a tante famiglie.

2 luogo di CREATIVITA’: dono proprio di Dio condivisa e affidata all’uomo.

3 luogo di FESTA: la festa di un popolo esprime l’ammirazione della vita dell’uomo sia a livello personale che sociale in quanto occasione di incontro tra persone per educarci sempre di più all’insegna della conoscenza reciproca e non certo della trasgressione per costruire una comunità più fraterna.

4 luogo di annuncio di valori: i carri ogni anni, ma particolarmente quest’anno, hanno dato ai viareggini e non solo messaggi che esaltano la vita dell’umanità in tutte le sue espressioni: PACE E VIOLENZA, POTERE E SERVIZIO, BELLEZZA DEL CREATO, ACCOGLIENZA, LAVORO ECONOMIA, UMANITA’.

5 Luogo di “PERIFERIA”: termine caro a papa Francesco, dove l’uomo cerca il senso della vita e Dio va verso l’uomo per incontrarlo.

Valori che la via Crucis, nella memoria della vita dolorosa di Gesù esprime ed esalta esplodendo per coloro che professano la fede cristiana e credono al Vangelo nella Resurrezione del Signore.”

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